CVM - Petrolchimico di Porto Marghera: possiamo rimanere "ragionevolmente tranquilli"?
82 pagine
La tossicità dell’industria chimica di Porto Marghera è qui sintetizzata affrontando un unico problema: la cancerogeneità del Cloruro di Vinile Monomero (CVM). La relazione fra l’angiosarcoma epatico e la produzione industriale di questa sostanza ha risvolti giuridici, epidemiologici, economici ed ecologici, ma non ci serviremo di queste categorie separate, bensì della critica dell’economia politica, che è critica della società di classe in cui viviamo. Tutti coloro che seguono un'altra strada agiscono sulla base di categorie e strumenti concettuali che sono all'interno dell'economia politica e non hanno nulla a che fare con la sua negazione. Le questioni che ruotano attorno al Cloruro di Vinile sono parte di tutto un vastissimo gruppo di problemi. Non ci interessa tanto trovare i "colpevoli" per i morti di cancro, quanto il comune denominatore che sta alle radici non solo dell’angiosarcoma epatico ma anche dei diversi tumori provocati dall'immissione nell'ambiente di migliaia di tonnellate di prodotti tossici, della encefalopatia spongiforme (mucca pazza), delle cardiopatie sempre più frequenti e di tutte le altre innumerevoli patologie tipiche del capitalismo ultramaturo.
Indice del volume:
- Introduzione
- Possiamo rimanere "ragionevolmente tranquilli"?
- D'accordo, cerchiamo di essere concreti!
- Per essere precisi: volete il mercato?
- La morte differenziale
- Grafici a confronto
- Quantità media di CVM nell'ambiente di lavoro
- Nuovo processo per la produzione di CVM
- Schema delle mutazioni genetiche