Newsletter numero 234, 6 luglio 2019
Grufolare nell'attico
Nella cucina cinese non ci sono i formaggi e anche il latte non compare negli ingredienti tradizionali. In passato l'etnia dominante, la cui società era basata sull'economia agraria idraulica intensiva, considerava barbari i popoli pastori che si cibavano di prodotti dell'allevamento. Il latte, compreso quello umano, contiene lattosio, che i neonati digeriscono producendo per qualche tempo un enzima particolare. I popoli che non si cibano di latte e derivati consumano al loro posto la soia e, se possono, la carne. Motivi economici, religiosi ed etnici hanno bloccato per migliaia di anni il consumo di carne a miliardi di persone, ma la rivoluzione industriale ha comportato un salto nel consumo e nella produzione di proteine animali, salto che comporta a sua volta un'automatica produzione di latte. Ma i tempi del ciclo economico non permettono l'allattamento, così il latte viene utilizzato nel ciclo di svezzamento insieme alla soia, al granoturco e agli scarti dell'alimentazione umana. Si asseconda di conseguenza la tendenza a non consumare latticini e si aggrava la necessità di carne. L'allevamento suino è quello che ha il più alto rendimento nel rapporto fra calorie contenute nel mangime occorrente per ottenere un capo e calorie contenute nella carne prodotta, perciò gli impianti ingigantiscono, si automatizzano, adottano tecniche nuove. Un tempo gli animali da carne venivano allevati con mangimi specifici, erba, fieno, paglia, mentre le nuove tecniche prevedono l'utilizzo di mangimi prodotti con alimenti per l'uso umano. I capannoni degli allevamenti occupano terreno che potrebbe essere coltivato, quindi per risparmiare spazio orizzontale, gli allevamenti si sviluppano nello spazio verticale. In Cina stanno nascendo le metropoli suine con allevamenti-grattacielo in grado di produrre, ognuno, 800.000 capi all'anno. Ci vuol poco a capire che non si tratta di un problema morale, di ecologia di maniera o di diritti degli animali: l'umanità è andata fuori di testa, è necessario ricondurla a rapporti umani.
2001: L'uomo e il lavoro del Sole
2011: Huaxi e il vitello d'oro
Occupazione simbolica. Per adesso
Hong Kong ha sette milioni di abitanti, due dei quali sono scesi in piazza contro il governo per una questione di "diritti umani". Un terzo della popolazione di un paese non si riversa sulle piazze solo per far sapere che "dissente" da una legge repressiva. Viviamo in un'epoca in cui l'informazione è totalmente nelle mani del potere costituito, ma viviamo anche in un'epoca in cui l'osmosi fra le componenti sociali è massima. Osmosi vuol dire scambio di molecole, di informazione, di energia. Da alcuni anni masse umane numerose come non si vedevano da tempo sono scese in lotta, lasciando sul terreno morti e feriti. La motivazione è secondaria, il bersaglio è sempre lo stato. In Grecia, in Spagna, in Bulgaria e in Romania erano stati attaccati i parlamenti, ma senza conseguenze. Adesso, in Cina, i manifestanti nel parlamento ci sono entrati, devastandolo. Lo stato ha lasciato fare, la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire. Grande indignazione degli osservatori: non si è trattato di una dimostrazione di forza ma di debolezza. Capacità di controllo o panico di fronte alle conseguenze? Optiamo per il panico: Hong Kong confina con Shenzhen, uno di poli industriali della Cina continentale, con dodici milioni di abitanti e già coinvolta nelle precedenti manifestazioni Occupy style. Questo è il problema: lo stile Occupy non ha tavolo di trattative, non avanza rivendicazioni, non ha leader che mediano.
2011: Occupy the World together
2011: Mille città
Libra, cos'è?
Facebook ha 2,4 miliardi di utenti connessi tra loro e con il centro del sistema in una rete molto stabile e relativamente sicura. Questa rete è sovranazionale e sarebbe in grado di gestire automaticamente gli scambi monetari che avvengono al di sopra delle frontiere, ad esempio fra immigrati od operatori specializzati: un mercato che vale al momento 30 miliardi di dollari all'anno. Con l'avvento del denaro digitalizzato (bancomat, carte di credito e debito, transazioni via computer) non sono scomparsi metodi antichi come la cambiale e l'assegno (solo negli Stati Uniti vengono firmati 18 miliardi di assegni all'anno), insomma, c'è spazio di manovra sufficiente per eventuali espedienti monetari, come la creazione di una nuova moneta. Dovrebbe essere creato un fondo composto da titoli di stato molto stabili per garantire i flussi di capitale e su questa base la nuova moneta dovrebbe diventare come le altre, emessa e garantita però da privati invece che dallo stato. C'è solo un problema: 2,4 miliardi di utenti rappresentano un numero superiore a quello di tutti i clienti di tutte le banche del mondo e i depositi potrebbero superare di gran lunga quelli attualmente nelle banche. Di conseguenza, Facebook potrebbe diventare una potenza bancaria privata più grande di tutte le banche del mondo messe insieme, ma funzionante con moneta privata. Una banca centrale a-nazionale. Potrebbe concedere prestiti a scadenza dilazionata sulla base di una frazione dei depositi, come le banche, e così facendo emetterebbe moneta senza mostrare di farlo. La nuova moneta si chiamerà Libra, "libertà, giustizia e denaro" secondo l'etimologia.
2018: Dimenticare Babilonia
Extinction Rebellion
Il gruppo ecologista inglese ha annunciato che per questa estate organizzerà azioni dimostrative non violente contro il progetto di aprire una nuova pista nell'aeroporto di Heathrow a Londra. L'obbiettivo è di fermare il traffico aereo. Dato che si tratta di 1.300 voli al giorno per un totale di 220.000 passeggeri, l'annuncio ha fatto rumore. Il mezzo che sarà usato è stato reso noto: un drone amatoriale in vendita su Amazon per 127 dollari. I responsabili della sicurezza hanno confessato di non essere in grado di bloccare l'azione, specialmente se condotta con più dispositivi. Esistono sistemi di difesa contro apparecchi telecomandati, ad esempio segnali che disturbano le frequenze (jamming e hijacking), ma sono studiati per macchine, non per giocattoli. E poi non si può disturbare il normale traffico radio da e ai velivoli. Dato che non esistono misure tecniche efficaci, qualcuno ha proposto di usare come deterrente provvedimenti legislativi. Come l'aumento delle pene per reati del genere. Per adesso i droni non si sono visti. In compenso è circolata al loro posto molta melassa dolciastra sugli stati che devono dire la verità e sui cittadini che devono inventare nuove forme di democrazia, sulle forme pacifiche per mitigare il potere e sui modi gentili per smetterla di dare sempre la colpa a qualcuno. Stanno accusando una classe di estinzione della nostra specie e le chiedono educatamente, se non disturbano, di soprassedere.
2009: Dall'equilibrio del terrore al terrore dell'equilibrio
Reddito di cittadinanza alla prova
Delle contraddizioni, delle schermaglie politiche e dell'improvvisazione che hanno caratterizzato il provvedimento ci si può informare sui media: a quel livello basta leggere le critiche avanzate dalle varie parti politiche contro tutte le altre. Di fatto il provvedimento è stato preso, coscientemente o meno, di fronte alla degenerazione totale delle possibilità di spesa della popolazione. Abbassando i salari e aumentando la produttività attraverso macchine e sistemi automatici, è parso fattibile un programma di incentivo alla spesa sostenuto dallo stato. Tutto ciò ha almeno due conseguenze: 1) una volta distribuito un reddito artificiale che contrasti l'andamento naturale che porterebbe all'eliminazione delle fasce sociali di medio consumo, non si potrà tornare indietro, dato che ogni capitalista ragionerà in base al principio "io sfrutto lavoro da schiavi, intanto ci pensa lo stato a sostenere i consumi"; 2) l'aspettativa dei soggetti beneficiari sarà necessariamente complementare: "Per un lavoro da schiavi, tanto vale adeguarsi ai criteri di distribuzione artificiale del reddito." L'istituzione di "navigatori" o comunque di figure che dovrebbero avviare il disoccupato al "mondo del lavoro", è tipica del cretinismo parlamentare, la cui definizione, ricordiamolo, è relativa alla credenza del deputato il quale si convince, chiacchierando in un particolare luogo, di decidere davvero le sorti dell'economia, mentre (poveretto) non è altro che un pallido riflesso delle esigenze del capitale. Navigatori o altro, non sarà possibile "creare" dal nulla milioni di posti di lavoro, perciò sarà sempre più necessaria la ripartizione artificiale del reddito per sostenere i consumi. Non "reddito di cittadinanza", dunque, ma espediente post keynesiano peggiore di quello che prevedeva lo scavo di buche al solo scopo di riempirle di nuovo.
2016: Distribuire soldi alla gente con gli elicotteri
2017: Il secondo principio
Spionaggio?
Questa volta Huawei è accusata di spionaggio. Era già stata accusata di uso improprio dei dati che transitano sui cellulari, manca poco che l'accusino anche di utilizzare onde radio invisibili per il trasporto di informazioni. L'azienda cinese non sembra preoccupata e risponde che il polverone è solo una reazione scomposta alla supremazia tecnologica cinese. Huawei ha la sede e gli stabilimenti centrali a Shenzhen, le strutture di calcolo a Mosca e Parigi, il centro di ricerca tecnologica a Yokohama, lo sviluppo del software a Bangalore e la ricerca per la sicurezza a Milano. La rete permette a una struttura come quella di operare centralisticamente e nello stesso tempo in modo diffuso. La produzione è protetta da incursioni dall'esterno per lo stesso motivo. Tutti praticano lo spionaggio, perciò accuse del genere rivelano soltanto che si arrabbia chi non riesce a spiare bene come i suoi concorrenti.
2001: Il fiato sul collo
2018: L'eredità problematica
2018: Imperialismo in salsa cinese