Vae victis Germania! (1950-1960)
87 pagine
"Oggi, dopo appena cinque anni dalla fine della guerra, siamo già a leggere titoli come questi: 'Per la salvezza della libertà europea è indispensabile l'armamento della Germania'! Ah! Branco ignobile di porci del potenziale di centomila cavalli! Fino a questo punto arriva la sicurezza che vi inspira l'ingenuità, l'amnesia, la credulità delle masse! Da quarant'anni ci avete ammorbato con questi tedeschi, con il delenda Carthago, gridato senza soste contro tutto quanto sapeva di teutonico, colla bugia, colla farsa, coll'infamia! Più ancora: sono in fondo duemila anni che scocciate. Nella violenta campagna per la preparazione della prima guerra europea e mondiale, uno dei tanti da questo gregge suino di traditori tirò fuori e tradusse la Germania di Tacito, vero opuscolo di propaganda militarista ad uso dei romani, con tutte le descrizioni atte a suscitare odio di razza. Il nuovo imperialismo mente quanto l'antico, e quanto l'antico aggioga i combattenti al suo carro di oppressione, suscitando l'odio insensato contro uomini di altra lingua o colore".
Indice del volume:
- Sua Maestà l'Acciaio (1950)
- Esecuzione capitale ed esecuzione del capitale (1953)
- Gli operai berlinesi sono insorti contro la galera del lavoro salariato (1953)
- Al di là e al di qua della cortina di ferro (1953)
- La Comune di Berlino: dura e lunga la strada, meta grande e lontana (1953)
- Il capitalismo tedesco affila gli artigli (1953)
- Buchenwald è il capitalismo (1960)
- Chi mai dietro la svastica? (1960)
- Torna la questione ebraica? (1960)
- "Vae Victis", Germania (1960)
- Auschwitz o il grande alibi (1960).