A Napoli
Vogliono i follaioli farsi un'idea del movimento socialista elettorale napoletano? Leggano questo ritaglio del Roma del 30 settembre.
"NEL IX COLLEGIO - I PARTITI POPOLARI PRO PALOMBA
Iersera alle 8.30 si tenne il primo comizio in S.Lorenzo per la candidatura del dott. Luigi Palomba.
Tutta la piazza di Porta S.Gennaro era gremita in gran parte di elettori di San Lorenzo, che all'arrivo del dott. Palomba fecero una entusiastica dimostrazione al grido di: Viva il candidato del popolo. Viva Luigi Palomba.
Presiedette il comizio l'operaio Balsamo. Parlò pel primo l'operaio Oreste Gentile, che portò l'adesione ampia e completa della "Borsa del Lavoro" al battagliero consigliere comunale di Napoli, che stette alla testa del popolo, quando oltre centomila cittadini protestarono contro il decreto catenaccio a causa dell'inasprimento dei balzelli e dell'aumento del caro-viveri.
Un'ovazione accolse Arturo Labriola che come sempre tenne incatenata l'attenzione dell'imponente uditorio, con uno dei suoi soliti impareggiabili discorsi, dimostrando essere dovere imprescindibile degli elettori di S.Lorenzo di votare pel dottor Palomba il quale benché socialista temperato ha comuni con lui le idealità cui ha sempre informata la vita. Parla dei meriti del candidato, dell'energia da lui spiegata al Consiglio comunale e della tenacia dei suoi propositi.
L'oratore terminò fra l'entusiasmo e le grida di: Viva Labriola, Viva il deputato di Stella.
Prende dopo la parola l'operaio Luigi Petrone, indi il candidato dott. Palomba il quale augura a Napoli deputati del valore e della fede di Arturo Labriola, Arnaldo Lucci, Carlo Altobelli, Corso Bovio, Somma e di tutti quelli che hanno dato ogni loro energia al benessere e alla educazione del popolo.
Dimostra come la lotta politica si riverbera sulla lotta amministrativa e come sia precipuo dovere di ogni cittadino di votare per coloro che porteranno a Napoli una corrente di ossigeno purissimo, per coloro che, combattendo sempre in difesa del popolo, fanno fede di non tradirne gli interessi.
Enuncia i danni arrecati a Napoli dall'attuale amministrazione clerico-moderata ed esprime la fiducia che attraverso l'attuale lotta politica saranno cacciati da Palazzo S.Giacomo.
Si compiace dell'attuale insurrezione della coscienza popolare, espone brevemente il suo programma, accenna a quanto avvenne ieri al Comizio di Aversa e, mandando un caldo saluto all'on. Ciccotti, termina fra gli applausi scroscianti del pubblico traendo dalla imponenza del comizio, auspicio di sicura vittoria".
Sottolineo le parole che spiegano il segreto del blocco politico esistente a Napoli come pendant di quello amministrativo. E aggiungo soltanto:
Il dott. Palomba, massone e riformista destro, è un espulso dal partito socialista sin dal 1901 per indisciplina politica. E' un tripolino fervente.
Il sig. Balsamo fa parte della Unione Socialista Napoletana.
Il sig. Gentile fa parte dell'USN. ed inoltre è segretario della Borsa del Lavoro.
Il sig. Labriola è... Arturo Labriola.
S'intende però che i socialisti napoletani sono intransigenti e rivoluzionari. Se qualcuno non lo crede, ne domandi alla Direzione del P.S.I.
Da "La Folla" del 16 novembre 1913. Firmato: A. Bordiga