Bussola

Internet è la riproduzione fedele di questa società: per mantenere la rotta durante la navigazione, per non correre dietro alle potenti forze di omologazione entro il sistema, contro l'usuale deformazione semantica del lessico rivoluzionario, tieni d'occhio la bussola.

Questo sito è stato realizzato per la difesa della teoria comunista originaria contro ogni mistificazione. Troverai una vasta raccolta di documenti e testi riguardanti il comunismo come fatto reale che supera l'utopia e l'ideologia. C'è chi dice che alcuni di tali testi sono "difficili" da comprendere: ciò è del tutto normale, perché il significato di comunismo è stato completamente mistificato nel corso di una controrivoluzione gigantesca che dura tuttora.

Navigando con la bussola non contraffatta fra i testi dell'archivio e fra gli articoli attuali della nostra rivista, troverai la critica alla funzione di Stalin e dello stalinismo; la riscoperta dell'opera rivoluzionaria di Lenin e la critica al marxismo-leninismo, cioè al nazionalcomunismo russo, cinese e derivazioni varie.

Troverai la critica dell'attivismo e soprattutto del frontismo, con la dimostrazione che i fronti, parlammentari o no, sono sempre stati strumenti per la politica tradizionale interclassista utile solo a tradire il proletariato in tutti i tentativi rivoluzionari (nessuna formazione politica riformista è mai stata d'accordo con i comunisti su un rigoroso fronte di classe).

Troverai la critica all'anarchismo, alla politica dei consigli e a tutte le correnti che hanno concesso qualcosa alla società presente e alla democrazia (Rosa Luxemburg, Gramsci, Gorter, Pannekoek ecc.) che Marx aveva già criticato in anticipo con la definitiva demolizione del capostipite Proudhon.

Troverai la difesa del Trotsky rivoluzionario, ma anche la necessaria critica delle posizioni che segnano la sua parabola e che lo vedono scivolare su un terreno pre-marxista, sul quale si muove ormai esclusivamente l'ulteriore degenerazione del trotskismo.

Troverai la critica dell'operaismo in tutte la sue forme.

Troverai il rifiuto del piagnisteo terzomondista no-global, la condanna dell'anti-imperialismo di maniera ( cioè moralistico e missionario), la critica al moralismo che divide il mondo fra ricchi e poveri invece di dividerlo in classi, un'analisi approfondita della guerra imperialistica moderna.

Troverai argomenti che dimostrano la necessità del positivo superamento della democrazia; la fattibilità del programma immediato della rivoluzione comunista; la differenza tra la futura rivoluzione occidentale e l'irripetibile Rivoluzione doppia d'Ottobre; il ruolo trainante degli Stati Uniti d'America contro la concorrenza dell'Europa, del Giappone e oggi della Cina nella rivoluzione mondiale contro tutte le teorie che fanno dipendere l'esito dello scontro futuro dalla "ribellione" dei popoli oppressi dalla cosiddetta globalizzazione.

Comunismo e rivoluzione non sono semplici parole ma forze reali, come dimostra il Capitale resosi autonomo dalla società e quindi ormai superfluo ai fini dell'ulteriore sviluppo della nostra specie, che invece è sempre più costretta a vivere una vita senza senso.

Seguendo la bussola ti sarà facile realizzare che in alcuni programmi politici proposizioni come "lotta per la democrazia", "fronte politico", "lotta di popolo", "questione nazionale", "lotta per la libertà", ecc. sono sempre scritte in un contesto di partecipazione alla vita politica entro il sistema borghese. Allora ti rendi conto che stai leggendo documenti di partiti o gruppi che lavorano per migliorare, quindi rafforzare, questa società, invece di adoperarsi per distruggerla.

Nel linguaggio comunista solo le classi sono forza motrice delle rivoluzioni, mai il "popolo" indifferenziato; "libertà" è una parola utilizzabile solo per dire che la storia umana marcia dal regno della necessità (determinazioni naturali, incompleta umanizzazione dell'uomo) a quello della libertà (uomo completo, in grado di controllare la propria produzione e riproduzione di specie in armonia con la natura di cui fa parte).

La democrazia moderna è il migliore involucro del capitalismo. Essa non è affatto in antitesi col fascismo ma ne è il complemento (ad esempio, la borghesia ne fa a meno nel settore fondamentale da cui trae la sua potenza: la produzione).

 

Dizionario essenziale

  • Anarchismo

  • Astensionismo

  • Ateismo

  • Battilocchio

  • Cretinismo parlamentare

  • Centralismo organico

  • Comunismo

    "Il comunismo, per noi, non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente. Le condizioni di questo movimento risultano dal presupposto ora esistente" (Marx ed Engels).

    "Il comunismo non è una dottrina ma un movimento, non muove da principii ma da fatti. I comunisti non hanno come presupposto questa o quella filosofia, ma tutta la storia, specialmente i suoi ultimi risultati reali nei paesi moderni. Il comunismo è nato dalla grande industria e dalle sue conseguenze, dal mercato mondiale, dalla concorrenza libera da ostacoli, dalle crisi sempre più violente e generali, dalla concentrazione del capitale, dallo sviluppo del proletariato e dalla lotta di classe che ne deriva. Il comunismo, per ciò che concerne la teoria, è l'espressione teorica di ciò che il proletariato rappresenta in questa lotta" (Friedrich Engels).

    "In seno alla società borghese, fondata sul valore di scambio, si generano rapporti di traffico - vale a dire di produzione - che sono altrettante mine per farla saltare. E' una massa di forme che si oppongono all'unità sociale, il cui carattere di opposizione non potrà mai essere fatto esplodere attraverso una tranquilla metamorfosi. D'altra parte, se non trovassimo nascoste nella società così com'è, le materiali condizioni di produzione e le relazioni tra gli uomini corrispondenti ad una società senza classi, ogni tentativo di farla saltare sarebbe donchisciottesco" (Karl Marx).

    "Le nostre concezioni sulle differenze fra la società futura e quella capitalistica presente sono deduzioni esatte basate su fatti storici e su reali processi di sviluppo. Se esse non fossero presentate in stretto legame con questi fatti e questo divenire, non avrebbero nessun valore teoretico né pratico" (Friedrich Engels).

  • Controrivoluzione (vedi Rivoluzione)

  • Democrazia

  • Dissipazione

  • Dittatura del proletariato

  • Fascismo

  • Frontismo

  • Gemeinwesen

  • Geostoria

  • Imperialismo

  • Invarianza

  • Operaismo

  • Opportunismo

    "Per la Sinistra l'opportunismo non è un fenomeno di natura morale e riducibile a corruzione di individui, ma è un fenomeno di natura sociale e storica per cui l'avanguardia proletaria, invece di disporsi sullo schieramento che si pone contro il fronte reazionario della borghesia e degli strati piccolo-borghesi, più di essa ancora conservatori, dà l'avvio ad una politica di saldatura fra il proletariato e le classi medie. In questo il fenomeno sociale dell'opportunismo non diverge da quello del fascismo, perché si tratta sempre di un asservimento ai ceti piccolo-borghesi di cui fanno parte i cosiddetti intellettuali, la cosiddetta classe politica e la classe burocratico-amministrativa, che in realtà non sono classi capaci di vitalità storica, ma spregevoli ceti marginali e ruffiani, nei quali non si ravvisano i disertori della borghesia di cui Marx descrive il fatale passaggio nelle file della classe rivoluzionaria, ma i servitori migliori e le lance spezzate della conservazione capitalistica, che campano di stipendi tratti dalla estorsione del plusvalore ai proletari" (Tesi di Napoli, 1965).

  • Partito

  • Questione agraria

  • Questione nazionale

  • Questione sindacale

  • Rivoluzione

  • Rovesciamento della prassi

  • Sciupìo (vedi dissipazione)

  • Stalinismo

  • Tattica

  • Terrorismo

  • URSS

  • Volontà

  • Violenza

 

Continua...