Per la disciplina di partito
Al recente decimo Congresso del Sindacato Ferrovieri, dove il gruppo dei delegati comunisti ha condotto ammirevolmente una vivace battaglia per l'affermazione delle direttive sindacali dell'Internazionale Comunista contro l'opportunismo dei fautori della "autonomia" del Sindacato, si è verificato, mentre assai lodevolmente qualche nostro compagno sacrificava alla disciplina di partito le sue personali vedute, il deplorevole fatto che alcuni delegati inscritti al Partito Comunista hanno votato le mozioni di altri gruppi, contrapposte a quella sostenuta dal loro partito.
L'atto d'indisciplina di questi compagni non può avere alcuna giustificazione, e ad esso deve seguire l'immediata loro espulsione dalle file del Partito Comunista. Il Comitato Esecutivo ne comunicherà i nomi alle Federazioni a cui erano inscritti, per l'applicazione di tale provvedimento.
Nello stesso tempo il Partito Comunista rivolge il suo saluto al proletariato ferroviario, tratto dai suoi dirigenti su di una via che contrasta con le nobili sue tradizioni, ed impegna tutti i compagni ed i simpatizzanti ferrovieri ad intraprendere in seno alla massa dei loro compagni una propaganda attivissima delle precise direttive sostenute dal Partito al Congresso, costituendo sulla base di esse i gruppi comunisti in seno al Sindacato ferrovieri italiani, l'attività dei quali deve subito rivolgersi alla dimostrazione, con esaurienti relazioni dei delegati comunisti, della giustezza di quanto essi hanno a Bologna sostenuto. Intanto l'Esecutivo del Partito e l'Esecutivo Sindacale iniziano un attivo lavoro per la costituzione del Comitato sindacale comunista ferroviario, che nazionalmente dirigerà tale lavoro.
Da "Il Comunista" del 14 luglio 1921.