Istruzioni pratiche

PARTITO COMUNISTA D'ITALIA
Sezione della Internazionale Comunista

N. 6
(Riservatissima)

Milano, 10 febbraio 1921

Alla Commissione Esecutiva della Sezione di …

OGGETTO: ISTRUZIONI PRATICHE

Richiamandoci a quanto vi accennavamo nella nostra inviatavi in data 7 corr. mese, vi preghiamo vivamente trasmetterci e con sollecitudine particolari schiarimenti della situazione politica a … che attraversa il Proletariato a cagione della disoccupazione dilagante e del malcontento generale che infierisce provocato e voluto dagli industriali per meglio intenderci su quale agitazione noi dovremo doverosamente impostare per non venir meno alle direttive che si propone il nostro partito: lotta a oltranza contro il capitalismo per il riscatto del proletariato e preparazione rivoluzionaria morale e materiale dei proletari contro i capitalisti e di tutto il loro sistema borghese. Ed a proposito del nostro lavorio rivoluzionario incessante e quotidiano che noi andiamo svolgendo con le pubblicazioni, con i comizi e le conferenze, crediamo sia opportuno dirvi sin d'ora che vi teniate presente su quanto l'esperienza storica potrà suggerirvi, che voi teniate conto della psicologia speciale che travaglia generosamente il nostro proletariato, per spronarlo sempre più verso la sua integrale emancipazione.

Su voi, della Commissione Esecutiva, cui è e sarà addossata tutta la responsabilità, morale e materiale per le eventuali azioni, giova consigliarvi di non essere intempestivi nelle deliberazioni, che non vi moviate isolatamente perché senza dubbio verreste schiacciati dal nemico che ci morde e che ci spia. Occorre non precipitare gli eventi perché essi maturano impressionanti in tutta la nostra Penisola tanto più ancora quando noi li acceleriamo: in tutte le principali città i compagni più intelligenti dovranno sentire la sensazione precisa di avere la visione esatta che noi ci troveremo di fronte ad una volontà collettiva, di sapere, di volere fare seriamente la rivoluzione e non soltanto con le parole, oltre la città, la Provincia, oltre ancora la Regione.

Ad ogni modo [non] vi dovete muovere per nessuna ragione locale che potesse giustificare la vostra azione prima d'averci consultati e tanto meno muovervi con obbiettivi politici senza il nostro responso.

Tenetevi presente che per riuscire a vincere il nemico dovete attenervi anche […] oltre che alle ragioni ambientali diramate dai competenti del vostro Comitato Centrale.

In previsione adunque che gli eventi dovessero precipitare al di fuori delle nostre intenzioni verso la meta finale, noi del CC vi invitiamo di tenervi in continuo e stretto contatto con i migliori compagni affinché nel momento culminante nessuno ostacolo di carattere tattico e tecnico venga frapposto.

Il Comitato Esecutivo comunista di ogni città impartirà istruzioni a mezzo dei propri fiduciari, a tutti i gruppi comunisti esistenti negli Stabilimenti metallurgici, chimici, tessili, pellami, calzature, ecc., affinché, d'accordo con i Commissari di Reparto, ordinano alle maestranze l'occupazione delle fabbriche.

In questo caso le Guardie Rosse, scelte tra i più giovani, audaci e battaglieri, si nomineranno i capi e formeranno così le guardie di difesa sequestrando i dirigenti che saranno tenuti in ostaggio per impedire alla borghesia le rappresaglie. Altre verranno poste nei punti principali e dovranno fungere da sentinelle. I gruppi ciclisti rossi faranno servizio di porta-ordini, da uno Stabilimento all'altro nel raggio della propria zona per avere il collegamento necessario.

Per i comuni rurali poi, ogni sezione comunista a mezzo dei suoi gruppi creati fra i contadini organizzati nella Federaz. Naz. Lavoratori della terra, impartirà ordini precisi per l'occupazione dei poderi, dei fabbricati e delle case rurali, e altre squadre armate occuperanno il Municipio sequestrandovi le Autorità Comunali e Provinciali.

Per i servizi pubblici (importantissimo per il trionfo della rivoluzione) i gruppi comunisti già appositamente creati tra il personale delle Poste, Telegrafi e Telefoni faranno funzionare i servizi per conto proprio d'accordo con il personale organizzato e comunicheranno con le altre città insorte. Squadre di operai e soldati ribelli saranno poste a difesa di ogni Edificio per il pericolo esterno. Per le Ferrovie si daranno, per la bisogna, ordini ai Commissari di Stazione così il traffico merci o viaggiatori verrà completamente paralizzato – si formeranno inoltre treni appositi dove viaggeranno solo operai e truppe insorte per le località dove saranno richieste e i dirigenti e fiduciari per le comunicazioni fra città e la campagna.

Un compito di capitale importanza che dovrà assicurare l'alimentazione alla città sarà disimpegnato dall'Alleanza Cooperativa che fornirà i viveri per le cucine comuniste in ogni officina o Stabilimento.

Panifici, Pastifici, grani, mulini, verranno occupati, d'accordo con i dirigenti la Federazione dell'Arte bianca.

Alberghi, Ristoranti, ecc., saranno trasformati durante il periodo rivoluzionario in tante cucine comuniste dirette dai propri gruppi con maggiore scrupolo.

Il Sindacato Impiegati e Commessi darà istruzioni per le Banche e Commerci in genere, stabilirà che le cose procedano per il meglio evitando ogni inciampo per le gestioni di tutti i rami di tutte le Aziende.

La Federazione Dipendenti Comunali per l'Acquedotto ed altri servizi come il Dazio, nonché tutti gli uffici del Comune compreso il servizio di Polizia Municipale (che all'uopo sarà trasformato in guardie rosse) impartirà tutte le disposizioni necessarie.

La Federazione Elettricisti e Gazisti, si occuperà della presa di possesso della Azienda elettrica e dei gazometri. Il Sindacato tranvieri delle linee secondarie, a mezzo dei Commissari di linea, sospenderà ogni funzionamento per la città e paese vicini servendosi solo in caso eccezionale dietro ordine della Comm. Esecutiva della Sez. del Partito, di qualche treno per trasporto di viveri e combustibili dalla campagna alla città.

Il Parlamento Nazionale verrà abolito e trasformato in Soviet Centrale formato dai deputati comunisti rappresentanti le diverse regioni unitamente ai Commissari del popolo che potranno anche, per competenze tecniche, sostituire gli attuali legislatori della borghesia.

Abbattuta l'Istituzione Parlamentare sarà facile paralizzare il rimanente del Potere Centrale e il funzionamento di tutti i Consigli Comunali e Provinciali d'Italia che verranno presi in possesso dalle organizzazioni Sindacali con predominanza di elementi comunisti.

I Consigli di caserma, formati da elementi fidatissimi fra i soldati e sott'Ufficiali in ogni Compagnia, al momento opportuno sequestreranno gli Ufficiali ed assumeranno il comando della truppe che verranno impiegate per l'occupazione degli uffici Governativi e Pubblici, della Questura e delle Sezioni PS, dove si imporrà la resa a discrezione con ogni mezzo a tutti i militi.

Con altri reparti di truppe insorte si occuperanno pure le Redazioni e le Tipografie dei giornali borghesi dove si scriveranno e si stamperanno le nostre pubblicazioni.

Verranno in seguito impartite istruzioni particolari e dettagliate ai compagni metallurgici per gli eventuali arresti dei maggiori esponenti dell'Industria quando questi non si potessero effettuare nelle singole fabbriche.

Alle Barriere poi verranno istituiti posti di Guardie Rosse le quali avranno il compito tassativo di controllare l'entrata e l'uscita di tutti i cittadini e segnatamente di quelli ritenuti nostri nemici e persone sospette.

Circa i nostri rapporti con l'Unione Sindacale e la Federazione Comunista Anarchica, dovremo facilitare l'azione dei loro gruppi nell'interno e all'esterno delle fabbriche; sorvolare sulle divisioni dottrinarie per avere un fronte unico di azione.

A voi, compagni di … , la nostra viva raccomandazione di seguitare nell'opera alacre e attiva pel raggiungimento nel più breve possibile del Comunismo!

LA COMMISSIONE ESECUTIVA DEL PARTITO COMUNISTA D'ITALIA

[In altri documenti "Il Comitato Centrale del PCd'I]

Fonte ACS/PS
Autore La CE del PCd'I
Archivio n+1 Copia dattiloscritta Rif. 1336
Livello di controllo Rilettura X Confr. Orig. Rev. critica

Archivio storico 1921 - 1923