Ai lavoratori del legno di tutti i paesi
Lavoratori del legno! Allora che l’equilibrio del mondo intero si trova distrutto in causa dell’ultima guerra, il capitalismo ha dimostrato la sua completa impotenza a compiere l’opera del giorno che consiste nel riorganizzare e nello sviluppare le forze produttive di ciascun paese. Il fatto dell’impotenza del capitalismo è sufficientemente dimostrata dalla violenza della crisi attuale che ha come risultato una disoccupazione spaventosa. Il capitalismo vi precipita sempre più in fondo nell’abisso della fame e della miseria. La situazione si complica ancora per l’offensiva del capitalismo mondiale contro la classe lavorativa. Tentativo di conservare i mezzi di produzione capitalistici – storicamente impossibile – alle spese del proletariato che si spoglia. I vostri tentativi antecedenti che tendevano a migliorare la vostra situazione e ad evitare l’impoverimento, sono crollati. Essi sono crollati non in ragione delle forze dei vostri avversari, ma soprattutto per l’assenza di una effettiva unione rivoluzionaria internazionale. L’Internazionale di Amsterdam, alla quale voi appartenete, invece di esservi di aiuto è divenuta un ostacolo alla lotta liberatrice: essa si oppone alle tendenze rivoluzionarie dei lavoratori del legno; essa è divenuta la collaboratrice, la serva della borghesia. Non contenti di questo, i signori capi dell’Internazionale di Amsterdam, cominciano ad escludere dai sindacati i gruppi rivoluzionari senza riguardo alcuno per la distruzione delle nostre organizzazioni poiché essi non fanno nessun caso della loro unità, né della loro potenza. Si deve por fine a questa vergognosa situazione.
Lavoratori del legno! Strappate le catene che vi tengono alle vecchie tradizioni, alle formalità dei vecchi metodi di lotta; liberatevi dalla tutela dei vostri capi traditori e forgiate voi stessi la vostra sorte. La vostra opera consiste nell’agire deliberatamente e subito per la via della lotta rivoluzionaria delle classi, per la dittatura del proletariato e per strappare i mezzi di produzione dalle mani dei capitalisti. Questa opera che si pone davanti a voi come davanti ai nostri fratelli delle altre professioni, esige una affermazione delle organizzazione dei lavoratori del legno del mondo intero, che ci dà il mezzo di non essere gli ultimi nella lotta generale. Ecco perché i lavoratori del legno delegati al Primo Congresso internazionale dei Sindacati Rossi hanno deciso all’unanimità di fondare un Comitato di Propaganda Rossa internazionale dei lavoratori del legno per organizzare la propaganda nel senso che noi indichiamo.
Compagni, lavoratori del legno!
conformemente alla decisione dell’Internazionale Sindacale Rossa che dice doversi restare nei vecchi sindacati, il Comitato si è proposto i compiti seguenti
1) lotta senza tregua contro la politica di collaborazione delle classi;
2) propaganda per la lotta rivoluzionaria di classe, per la dittatura del proletariato in correlazione con il movimento in mezzo ai lavoratori del legno sul terreno economico;
3) il Comitato deve contribuire all’unione dei lavoratori del legno e tendere a trasformare il segretariato attuale di Amsterdam in una organizzazione di classe internazionale.
Lavoratori del legno di tutti i paesi! Aiutateci in questo lavoro. Entrate nei ranghi delle colonne d’attacco dei lavoratori rivoluzionari del legno. Avanti! Il primo passo è fatto, sta in voi di fare i seguenti.
Viva la rivoluzione mondiale!
Viva la dittatura del proletariato!
Mosca, luglio 1921
Fonte | Sindacato Rosso n. 2 del 3 ottobre 1921 | ||
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Autore | Internazionale Sindacale Rossa | ||
Archivio n+1 | Copia dattiloscritta | Rif. | |
Livello di controllo | Rilettura X | Confr. Orig. | Rev. critica |