Norme per la costituzione e la organizzazione dei gruppi comunisti
Molte sezioni e federazioni comuniste hanno richiesto che l'Esecutivo Sindacale emani norme precise per la organizzazione dei Gruppi comunisti. La richiesta opportuna è stata presa in considerazione da questo comitato, che stabilisce con il presente comunicato le disposizioni complete per la formazione dei Gruppi comunisti alle quali dovranno rigidamente attenersi tutte le sezioni del Partito. Vogliamo sperare che tutti i compagni, compresa la grande importanza che viene ad assumere la nostra opera di penetrazione nei sindacati, daranno tutta la loro attività alla organizzazione dei nostri Gruppi dai quali il Partito si deve ripromettere innanzitutto una efficace opera di propaganda in mezzo alla massa lavoratrice. Ed ecco le norme per la costituzione e la riorganizzazione di essi:
1) in tutte le località la Sezione comunista dovrà provvedere di riunire i compagni iscritti al Partito ed alla Federazione giovanile che lavorino presso uno stesso stabilimento, ufficio o azienda industriale o agricola, e costituire fra di essi il Gruppo comunista. Questo però deve essere costituito da almeno tre soci: ove gli iscritti al Partito non raggiungano questo numero, non si dovrà logicamente costituire il gruppo. Questo si dovrà comporre come abbiamo detto di soli iscritti al Partito. Potranno però aderire anche i simpatizzanti, dei quali dovrà essere tenuto un elenco separato; essi assumeranno la qualifica di soci simpatizzanti.
I Gruppi comunisti dovranno essere costituiti anche in seno alle Leghe di mestiere, sindacati, cooperative di lavoro, di consumo, agricole, ecc. Anche qui si dovrà procedere come detto più sopra. Avverrà così che i singoli compagni si trovino ad essere contemporaneamente soci di due o più gruppi. Sarà tanto di guadagnato, in quanto essi potranno dare la loro attività così nella propria azienda come nelle organizzazioni sindacali e economiche.
Per gli iscritti ai Gruppi comunisti è obbligatorio l'acquisto del solo contrassegno di adesione alla Internazionale dei Sindacati Rossi. È lasciata facoltà ai singoli gruppi di imporre un contributo ai propri iscritti, il quale in ogni modo deve essere in misura minima. I fondi che eventualmente venissero raccolti con questi contributi debbono essere esclusivamente dedicati alle spese di organizzazione interne e di propaganda.
2) I Gruppi comunisti devono dedicare la loro maggiore attività all'opera di propaganda nella massa lavoratrice organizzata e non organizzata, devono fare opera di collegamento fra il Partito e gli operai, divulgando in mezzo ad essi le principali deliberazioni e manifestazioni di ordine politico e sindacale del Partito comunista, in modo che queste vengano subito portate a conoscenza dei proletari che dovranno essere indotti a seguire il nostro Partito in tutte quelle azioni che verranno di volta in volta deliberate. In una parola, il Gruppo comunista deve essere la lunga mano del Partito nella fabbrica, nella lega, nella cooperativa, nel circolo, ecc.
Speciale funzione hanno i Gruppi comunisti nei sindacati di mestiere: laddove i nostri compagni sono in minoranza essi devono lavorare continuamente per divenire maggioranza sia inducendo i disorganizzati ad entrare nella organizzazione onde rafforzare la loro azione, sia riaffermando continuamente nelle assemblee e nelle riunioni i nostri principii e presentando in qualunque votazione una propria lista di candidati alle cariche sociali, che deve essere sempre di maggioranza e composta soltanto di comunisti e di fidati simpatizzanti, possibilmente iscritti ai Gruppi. Ove invece i nostri siano già ai posti direttivi, i Gruppi comunisti devono fare opera perché i compagni che compiono cariche nella organizzazione sappiano acquistare e mantenere la fiducia delle masse, suggerendo ad essi l'opportunità o meno di seguire un determinato indirizzo a seconda di quanto viene consigliato da speciali condizioni e situazioni e a seconda anche del sentimento degli organizzati.
3) Ogni gruppo dovrà eleggere nel proprio seno un comitato composto di tre e di cinque membri, a seconda del numero dei soci che devono essere scelti esclusivamente fra gli iscritti del Partito. Il Comitato del gruppo dovrà poi scegliersi un proprio fiduciario che entrerà a far parte del Comitato Sindacale comunista locale, il quale viene composto, come si è detto, dai fiduciari dei singoli Gruppi. Anche il Comitato Sindacale comunista si eleggerà il proprio organo direttivo. In quest'ultimo entrerà a far parte, di diritto, un membro appositamente designato dall'Esecutivo della Sezione comunista.
Il Comitato Sindacale ha il compito di mantenere affiatati tra loro i singoli Gruppi disciplinandone l'azione e curandone lo sviluppo. Esso dovrà tenere continuamente aggiornato un elenco esatto dei Gruppi costituiti e del numero dei soci aderenti; si dovrà tenere in continuo contatto con l'Esecutivo Centrale Sindacale, informandolo della situazione locale dei gruppi costituiti, dei bisogni e delle necessità delle singole zone. I Comitati Sindacali dovranno poi provvedere al ritiro delle marchette di adesione alla Internazionale dei Sindacati Rossi e diffonderle, attraverso ai Gruppi, nella massa lavoratrice….
I Comitati delle Federazioni provinciali dovranno per loro conto curare la costituzione e l'azione dei Comitati Sindacali locali. Saranno poi, a cura della Centrale Sindacale, costituiti Comitati nazionali fra i Gruppi comunisti della stessa industria e aderenti alla stessa Federazione nazionale. Questi comitati, dei quali in questi giorni è stato costituito il primo fra i lavoratori panettieri, avranno il compito di disciplinare nazionalmente le minoranze comuniste, onde organizzarle per un'unica azione da svolgere nell'interno delle singole organizzazioni nazionali.
Crediamo di aver dato sufficienti e chiare norme per la costituzione e l'organizzazione dei Gruppi comunisti. Ad ogni modo, i singoli compagni, le Sezioni e le Federazioni si rivolgano, ove lo ritengano necessario, al Comitato Esecutivo Sindacale che darà tutti quei chiarimenti e delucidazioni che saranno chiesti. Ed ora, con maggior fede e con maggior entusiasmo, al lavoro per la nostra vittoria, per la vittoria del comunismo!
Fonte | Il Comunista n. 46 del 31 luglio 1921 | ||
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Autore | Il Comitato Esecutivo Sindacale | ||
Archivio n+1 | Copia dattiloscritta | Rif. | |
Livello di controllo | Rilettura X | Confr. Orig. | Rev. critica |