Organizzazione del movimento comunista italiano

PARTITO COMUNISTA D’ITALIA
Sezione della Internazionale comunista

N. 5
Riservatissima

Milano, 7 febbraio 1921

Alla Commissione Esecutiva della Sezione di …

OGGETTO: ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO COMUNISTA ITAL.

Dopo lo svolgimento del Congresso Nazionale del Partito socialista a Livorno e la conseguente costituzione del Partito Comunista Italiano questo ha il dovere di mantenersi rigidamente sulle direttive dello Statuto dell'Internazionale comunista di Mosca che pone come fine la lotta armata del Proletariato per l'abbattimento violento della borghesia internazionale e l'abolizione degli Stati retti a sistema capitalistico sostituendoli dei Soviet (consigli di operai e contadini).

L'Internazionale comunista, come unico mezzo disponibile per il trionfo della Rivoluzione, instaurerà la dittatura del proletariato e come forma considera tutti i poteri nelle mani dei Soviet (quello centrale: gli altri locali dipendenti).

Tutte le Sezioni sono obbligate a prendere esatta visione dello Statuto e in modo particolare della preparazione materiale e morale dell'organizzazione tecnica del movimento rivoluzionario il quale deve adottare, per il raggiungimento del fine, i seguenti mezzi:

Sciopero generale espropriatore con insurrezione armata di tutto il proletariato industriale ed agricolo:

Occupazione di tutte le fabbriche, terra, banche, doks. Occupazione dei servizi pubblici (Poste, telegrafi, telefoni, ferrovie, gas, luce elettrica e acquedotti). Scioglimento immediato del Parlamento Nazionale e dei Consigli Comunali perché considerati organi della borghesia che noi dobbiamo combattere apertamente e colpirla a tergo affinché ad essa non le sia più possibile la sua rinascita perniciosa alle forze produttrici e vitali del proletariato che vuole instaurare il regno della giustizia sulle rovine di quello borghese che fomentando nuove guerre creerebbe nuovi lutti.

I nostri sforzi accumulati tendenti ad abbattere il privilegio devono essere rivolti verso la soppressione delle ineguaglianze sociali che inceppano le laboriose iniziative dei lavoratori ponendoli in condizioni di vivere la vita degli schiavi.

Compagni! Urge prepararci sollecitamente, con serietà di intenti. Tracciare le basi di un lavoro positivo e pratico affinché quanto noi aspiriamo eternamente non rimanga finalità astratta di menti desioni [sic] ed irrequiete. Dobbiamo scovare il nostro nemico rintanato nei suoi covi e combatterlo sempre ed ovunque provocandolo, al momento più opportuno, nella battaglia decisiva. Colpire bisogna tutti i suoi Istituti ed Organismi, abbattere tutti i suoi fortilizi dove sta vigile e pronto a rintuzzare i nostri tentativi sublimi e audaci di ribellione e di rivendicazione. Che ogni soldato del comunismo diventi un apostolo e che ogni apostolo sia un combattente per la causa della Rivoluzione Italiana! Che le Caserme, le Banche, le Prefetture, le Questure e tutti gli Uffici del Regno, dei Comuni e delle Provincie cadano nelle nostre mani!

Ogni occasione è buona ma una volta che ci saremo contati e guardati bene in viso, quando noi avremo potuto misurare le nostre forze, un'azione coordinata potremo iniziare meglio e condurla a suo epilogo vittorioso.

Compagni! Tutti per uno e uno per tutti. In alto i cuori! Seguirà questa nostra un'altra, colla quale vi daremo istruzioni più minute e particolareggiate. State intanto guardinghi e guardatevi bene da chi siete attorniati affinché nel momento solenne nessuno vi possa tradire, nessuno ci possa nuocere e soprattutto niun di noi possa danneggiare la causa per la quale ci siamo votati con entusiasmo e con sacrificio. A voi compagni di Torino ci rivolgiamo affinché ogni vostro tentativo contro il comune nemico sia coronato fin d'ora con successo delle battaglie del lavoro.

Non disarmate: devozione al nostro Comitato Centrale e massima osservanza alle vostre istruzioni che verranno impartite pel tramite della nostra Commissione Esecutiva. Agli audaci che lotteranno sapendo anche morire sia gloria, e quelli invece che diserteranno o pencoleranno tutto il nostro disprezzo!

Nessuno diserterà dai nostri ranghi, nessuno di noi sarà vile! Ne siamo certi!

Con la fede che ci anima per la rivoluzione e per il Comunismo noi del Comitato Centrale Vi salutiamo fraternamente.

IL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO COMUNISTA D'ITALIA

Fonte ACS/PS
Autore CC del PCd'I
Archivio n+1 Copia dattiloscritta Rif. 1191
Livello di controllo Rilettura X Confr. Orig. Rev. critica

Archivio storico 1921 - 1923