Per l'Alleanza del Lavoro
La Centrale del Sindacato Ferrovieri Italiani ha diramato alle sue sezioni le disposizioni opportune perché queste si facciano iniziatrici della costituzione dei Comitati locali per l'Alleanza del lavoro.
Gli organismi sindacali che seguono le direttive comuniste dovranno ovunque partecipare alle adunanze e comizi indetti con il procedimento scelto dagli iniziatori, riconoscendone le deliberazioni.
Tanto nelle adunanze di delegati dei vari Sindacati, quanto nei comizi in cui a nome di organizzazioni sindacali interverranno a parlare, i comunisti dovranno ampiamente spiegare e proporre formalmente i capisaldi contenuti nel manifesto del nostro partito per il fronte unico, provocando un voto attraverso il quale il Comitato locale o il comizio dell'Alleanza del Lavoro proponga quei capisaldi agli organi centrali dell'Alleanza.
Tanto potrà essere fatto presentando il seguente ordine del giorno:
I delegati delle Organizzazioni sindacali di... oppure i lavoratori di... appartenenti a tutte le organizzazioni sindacali, affermano che l'Alleanza del Lavoro deve essere basata sui capisaldi che seguono, i soli che possano darle un valore effettivo, ed invitano a farli propri su base nazionale tanto il Comitato Nazionale dell'Alleanza quanto tutti gli organismi aderenti:
a) impegno solenne ed effettivo al reciproco appoggio in una azione comune tra tutti i sindacati locali e di categoria in difesa di qualunque di essi venga colpito dalle manifestazioni dell'offensiva padronale;
b) difesa dei postulati che rappresentano il diritto alla esistenza del proletariato e delle sue organizzazioni, e in prima linea della causa dei disoccupati e del mantenimento di tutti i patti di lavoro e del livello dei salari;
c) impiego dei mezzi dell'azione diretta sindacale con la diretta preparazione dello sciopero generale nazionale di tutte le categorie di lavoratori;
d) costituzione dei Comitati locali con la rappresentanza di ogni sindacato e lega e convocazione al più presto possibile del Congresso Nazionale dell'Alleanza proletaria con rappresentanza diretta di tutti i sindacati locali e di categoria per la discussione e accettazione dei punti che precedono e la costituzione di un organismo centrale che sia diretta emanazione delle masse proletarie italiane.
L'esito delle votazioni su questi ordini del giorno dovrà senza indugio essere comunicato, oltre che alla Sede centrale dei Sindacato ferrovieri, al Comitato Sindacale Comunista.
I nostri oratori si ispireranno al contenuto del manifesto per il fronte unico proletario, e soprattutto, nel sostenere i suddetti capisaldi, insisteranno sul fatto che la loro accettazione non implica l'adesione alle particolari tesi politiche del Partito comunista, ma corrisponde solo alle esigenze dell'azione comune di tutto il proletariato, tracciate in modo tale che né comunisti, né socialisti, né anarchici, né in genere i lavoratori di qualunque fede politica, possano avere pregiudiziali contro di esse.
Fonte | Il Comunista del 19 marzo 1922 | ||
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Autore | Il CS del PCd'I. | ||
Archivio n+1 | Copia dattiloscritta | Rif. | |
Livello di controllo | Rilettura X | Confr. Orig. | Rev. critica |