Prima circolare del Comitato d'Intesa
Aprile 1925 (Personale)
Caro Compagno,
quando dai compagni che dirigono attualmente il partito si va ripetendo con insistenza che ormai l'intera massa del partito è sul terreno della tattica dell'Internazionale e segue ormai con convinzione il pensiero e il metodo dei dirigenti, ciò vuol significare che in questi compagni esiste la persuasione che la Sinistra Italiana del Partito Comunista più non sia che un gruppo più o meno numeroso di intellettuali incapaci di venir meno alla adozione di una astratta intransigenza dottrinaria.
Gli stessi compagni dirigenti l'Internazionale abusano di questa forma di restrizione mentale e fingono di ignorare l'esistenza di una sinistra italiana allorché mirano a bersagliare il compagno Bordiga. Nella recente riunione dell'Esecutivo Allargato, il compagno Zinoviev è nientemeno arrivato a considerare il compagno Bordiga come passato decisamente all'estrema destra. Quando si tenda ridurre il necessario e insopprimibile dibattito tra le diverse correnti di pensiero e dell'attività di alcuni compagni più quotati della Internazionale stessa, abbiamo diritto di domandarci se la passione di parte sia già così forte da far perdere la serenità di giudizio e il buon senso.
È in questa situazione e con tale stato d'animo, sia nazionalmente che internazionalmente, che si prospetta la possibilità della convocazione del Congresso Nazionale del Partito. I compagni della sinistra sono chiamati a difendere con l'energia che distingue i vecchi combattenti dell'idea comunista, il pensiero, la tattica e tutta una tradizione di capacità rivoluzionaria e di lotta. Dobbiamo prepararci a dimostrare ancora una volta come non sia giusto e conveniente fingere di ignorare l'esistenza di tutta una corrente d'altronde considerevolissima, nel movimento comunista del nostro paese e circoscrivere la lotta al solo obiettivo "Bordiga".
Pur essendo pienamente solidale con il compagno Bordiga, la sinistra italiana deve saper dimostrare come sia stato vano ogni tentativo di assorbimento e di deviazione e come d'altra parte sia in tutti forte la convinzione che il patrimonio ideale e tattico della sinistra italiana sia il portato logico di tutta una non breve esperienza storica del movimento rivoluzionario internazionale. Crediamo che sia giunto il momento di parlar chiaro ai compagni.
D'altronde la stessa attività del nostro partito, messa in relazione alla situazione politica del paese, è tale che richiede dai compagni della sinistra una immediata presa di posizione critica che investa in pieno questa attività e la posizione teorica che la esprime.
A questo scopo un gruppo di vecchi e provati compagni riuniti in "Comitato d'Intesa" si impegna di tenere informati da oggi i compagni della periferia non solo, ma di ottenere al più presto un sufficiente collegamento atto a rendere unitaria e omogenea quest'opera. Consigliamo perciò i compagni che hanno cariche di partito e i compagni in genere dei vari centri di mettersi subito a contatto col "Comitato d'Intesa" e di fornirci al più presto gli indirizzi sicuri per il recapito della corrispondenza.
La presente circolare è strettamente riservata ai compagni a cui è indirizzata: ci riserviamo di dare disposizione in una seconda circolare per indicare ai compagni il modo come debba essere organizzata la propaganda e il lavoro di preparazione del Congresso.
Saluti fraterni.
Timbro con falce, martello e spighe portante la dicitura: "Comitato di Intesa"
Da "L'Unità" del 7 giugno 1925
La Sinistra Comunista e il Comitato d'Intesa
Quaderni di n+1.
Un volume utile per meditare sui ricorrenti collassi politici di fronte alle situazioni sfavorevoli nella storia.