Appello ai partigiani
Proletari appartenenti alle formazioni partigiane!
Con la parola d'ordine disertate la guerra la sinistra comunista vi aveva indicato un orientamento difensivo nei confronti del vostro nemici di classe, il quale spingendovi alla guerra mirava al vostro annientamento. A questa parola d'ordine il nostro Partito ne aveva aggiunto un'altra: proletari, sabotate la guerra. Rifiutando di rispondere all'appello guerriero - e perciò controrivoluzionario - di Badoglio rappresentante della monarchia e di Mussolini rappresentante del fascismo, voi avete realizzato le condizioni iniziali per la lotta contro la guerra. Ma queste condizioni sono nulle, e minacciano di rappresentare la vostra fine non solo fisica ma anche politica e storica se non strappate immediatamente i legami che vi tengono avvinti alla guerra capitalista attraverso gli organismi partigiani.
Proletari partigiani!
Avete disertato la guerra fascista; durante i 45 giorni di Badoglio, avete disertato la guerra monarchico - democratica. Il vostro dovere di classe deve suggerirvi ora di completare la vostra posizione politica disertando la guerra partigiana - la quale è anch'essa una manifestazione della guerra capitalista. Solo così voi potrete portarvi sulla stessa linea di combattimento classista dei vostri fratelli che, nelle officine, lottano sabotando quotidianamente il meccanismo bellico di Milano, Torino, Genova, Napoli, Brindisi, Taranto, ecc. e preparando con questa tenace lotta quotidiana le condizioni favorevoli alla presa del potere su tutto il settore italiano.
Proletari partigiani!
State in guardia! La posizione in cui vi trovate oggi è già di per sè una posizione anti-classista, giacché si muove in direzione della guerra. ma le cose potrebbero andare peggio ancora, se non prendeste coscienza di questa vostra posizione: ricordatevi che il nemico di classe potrebbe fare di voi un ordigno controrivoluzionario, agente sul terreno della repressione anti-operia nel momento stesso in cui la vostra classe avrà bisogno del vostro braccio e del vostro coraggio.
Proletari partigiani!
Rompete al più presto la disciplina partigiana; ritiratevi a piccoli gruppi in luoghi geograficamente adatti per rimanere sulla difensiva; non servite il gioco del capitalismo democratico, come non avete servito il gioco del capitalismo fascista. Questa posizione di negazione della guerra non è una posizione da vigliacchi e attendisti, come la propaganda guerraiola fascista e democratico-centrista vorrebbe farvi credere. La negazione della guerra rappresenta il preludio della riscossa proletaria armata contro il capitalismo borghese. Ai primi albori di battaglia sociale voi scenderete dai vostri rifugi e, col vostro "mitra" raggiungerete i vostri compagni sulle strade e sulle piazze d'Italia, con una sola parola d'ordine e di lotta: TUTTO IL POTERE AL PROLETARIATO!, unica classe che ha il diritto, il dovere e la capacità di dirigere il timone del progresso verso le grandi mete del socialismo.
Viva la rivoluzione comunista italiana!
Via la rivoluzione comunista mondiale!
Viva la dittatura del proletariato!
Il Comitato Federale Lombardo del Partito Comunista Internazionalista
Senza data, ma certamente del 1944.
Da: Biblioteca dell'Istituto Gramsci, Fondo Gaetano Perillo. Genova.