Ercole Ercoli appoggia la monarchia: i veri comunisti gli rispondono
Volantino clandestino del PC Internazionalista
OPERAI: Il partito centrista staliniano, che ancora usurpa l'appellativo di comunista, vi ha dato nei giorni scorsi per bocca del suo capo Palmiro Togliatti (Ercoli) l'ultima più inconfutabile prova del tradimento della vostra causa rivoluzionaria: l'appoggio del centrismo alla monarchia dei Savoia. Legati mani e piedi al giogo della reazione borghese, al Badoglio del 25 luglio, che vi massacrarono con le mitragliatrici e i carri armati dopo appena qualche ora di respiro dalla caduta del fascismo, i centristi non si accontentano ora più di essere i servi e i paladini della borghesia democratica antifascista, si fanno gli iniziatori più sfacciati della repressione e dell'imperialismo.
Se ancor ieri potevate vedere su questi signori la maschera di un preteso sinistrismo antimonarchico e antibadogliano; se ancora vi si poteva presentare abilmente confezionato l'ormai ammuffito minestrone della tattica e dello stratagemma machiavellico in una sedicente politica di Comitato di liberazione nazionale che pur lontanissimo dalla vera tattica intransigente di ogni genuino rivoluzionario, tuttavia si atteggiava a difensore di un'Italia nuova, libera dai legami con i venti anni di fascismo; oggi invece la maschera è gettata e la famosa tattica, raggiunto il culmine del suo vantato realismo, è divenuta, nell'alleanza col re, più che realista, regalista. Chi, di questo passo, oserà ancora definire realmente antifascista costoro, i quali, per amore dell'agognata carriera e della medaglietta non hanno esitato a porsi accanto ai fomentatori del fascismo ed a salvare quella casta di militanti e di generali che il nominato Togliatti ha ritenuto altamente preziosi per la creazione di un futuro, poderoso esercito italiano?
Di fronte al volgare tradimento centrista non avete che una scelta: una volta definita la natura reazionaria di quello che fu un giorno il vostro partito, rompere ogni legame con esso per salvare il vostro avvenire e, liberati dalla tenaglia guerrafondaia che vi incita alla lotta antinglese o antitedesca, schierarvi nelle file del PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALISTA, continuatore instancabile di Marx e di Lenin, per la trasformazione del conflitto imperialista in una guerra civile, in una lotta di classe, per la creazione di quelle premesse rivoluzionarie necessarie per la vostra vittoria di domani, che consistono oggi in una costante assidua opera di chiarificazione politica, ideologica, di preparazione di quadri, di creazione di fronti unici di base sotto la guida del nostro partito, di disfattismo contro la guerra ed i guerraioli di ogni colore, di sabotaggio, di diserzione.
OPERAI, nessuno, né la Germania, né l'Inghilterra, né l'America e neppure la stessa Russia staliniana, vi porterà la rivoluzione. Voi soli, se ne avete la decisa volontà, sarete in grado di conquistare le vostre libertà.
Come i comunardi di Parigi del '71, come gli operai di Pietroburgo e di Mosca nel '17, uniti nel vostro vero partito, iniziate la lotta decisiva per la vittoria del Comunismo che solo può nascere là dove l'oppressione e la guerra borghese sono combattute con l'arma vera del proletariato: la guerra di classe in tutti i paesi, all'interno dei fronti di battaglia, nelle città, nelle fabbriche, nelle campagne!
VIVA LA RIVOLUZIONE COMUNISTA INTERNAZIONALE!
IL PARTITO COMUNISTA INTERNAZIONALISTA
Aprile 1944
Dall'archivio di "n+1"