Estratto dal bollettino della Lega dei comunisti internazionalisti del Belgio
I comunisti fanno una rivoluzione borghese! Essi vogliono una Spagna grande, prospera, felice. La borghesia vuole tanto e i fascisti non smentiranno un tale programma. Quanto a una Spagna democratica, questo è un altro paio di maniche, la Spagna democratica - per quanto un paese capitalista può ancora essere democratico - ha precisamente sviluppato gli antagonismi tra capitale e lavoro che hanno portato l'attuale guerra civile. Parlando di democrazia, i comunisti sperano di poter imporre il silenzio sui conflitti di classe che dilaniano la società spagnola. Non è probabile che i sindacalisti e gli anarchici spagnoli abbiano una visione più netta della battaglia che si svolge. La CNT e la FAI hanno sostenuto a lungo il governo di tendenza piccolo-borghese della Generalità di Catalogna. Essi non presentano alcun programma di trasformazione sociale.
Da "Bilan" n. 33, luglio-agosto 1936