A Yalta gli imperialismi "democratici" ribadiscono le catene della schiavitù capitalistica all'Europa "partigiana" internazionalizzando i metodi del nazifascismo
La Spartizione dell'Europa in Zone d'Influenza è l'Equivalente Inconfondibile del Piano Hitleriano degli Spazi Vitali
La spartizione dell'Europa in tre zone di influenza, decisa a Yalta dai tre big men degli imperialismi vincitori, traduce in pratica il disegno hitleriano della spartizione del mondo secondo la teoria degli spazi vitali. Ecco il significato recondito della democrazia progressiva propugnata indefessamente dal compagno Togliatti: addormentare il più possibile le masse affinché il giuoco degli imperialismi concorrenti della Germania Capitalista possa riuscire senza eccessivi sbalzi e senza troppi urti.
Oggi come oggi, dopo sette anni di guerra, il proletariato europeo si trova innanzi alla più mostruosa macchinazione che il capitalismo abbia mai ordito ai danni del proletariato mondiale. Agendo dietro il paravento dell'antifascismo, che altro non è se non il retro di quella medaglia su cui i soliti padroni del mondo avevano pomposamente inciso l'effigie del Duce e del Führer, gli uomini più rappresentativi del Direttorio anglo-americano, tentano di rimettere in piedi una nuova Santa Alleanza, una Santa Alleanza a lunga scadenza garantita dal Patto Tripartito di Dumbarton Oaks e concepita non tanto contro i criminali di guerra (che sono stati e saranno, comunque e sempre, briganti imperialisti) quanto contro i proletari d'Europa e del mondo intero, chiamati non solo a fare le spese della guerra, ma anche a sottostare alle leggi che i vincitori crederanno utile imporre nelle rispettive zone di influenza.
È così, per esempio, che gli operai italiani dovrebbero continuare a sopportare il regime di sfruttamento organizzato, con il beneplacito di Mosca, sotto i segni della croce sabauda, sol perché l'Italia, espressione geografica ricorrente nelle competizioni imperialistiche, ha avuto la mala ventura di essere stata dichiarata zona d'influenza inglese in quella famosa conferenza di Mosca che mise un termine alle velleità repubblicaneggianti e americanizzanti del Conte Sforza.
È così che pur avendo oggi tutte le possibilità per gettare le basi di una confederazione europea, il direttorio anglo russo americano si guarda bene dal pronunciare la parola Stati Uniti d'Europa, relegata nel dizionario nittiano delle parole pericolose o per lo meno inutili. V'ha che la borghesia ha oggi veramente paura di mettere in agitazione le masse. Un qualsiasi movimento popolare potrebbe degenerare in rivoluzione. L'ELAS ammonisce. Però i militanti marxisti sanno che oggi, dopo l'espediente fascista, la dittatura della borghesia poggia su un piano inclinato. Un passo falso ed è la corsa verso il precipizio.
L'Opposizione di Sinistra non deve mollare, non mollerà in attesa dell'immancabile passo falso che farà sdrucciolare il corpo adiposo del capitalismo, permettendo ai rivoluzionari d'innalzare la bandiera di Lenin nell'Occidente europeo.
Da "La Sinistra Proletaria", 19 febbraio 1945.