Gli illuminati ringraziano (30)

È vero che in un dialogo tra un moscerino ed un elefante il secondo non riesce certo a sentire le battute del primo; ma la scienza moderna che cosa non può? Abbiamo appreso che il radar russo segnala un moscerino a molti chilometri, e ci sentiamo in dovere di ringraziare per i chiarimenti che i comunicati dell'Accademia delle Scienze di Mosca hanno dato in merito a quello che noi non avevamo capito.

Le nostre deduzioni sono confermate, in quanto i 4 chilometri al secondo con cui il razzo Terra-Venere viaggerebbe in questi giorni sono indicati rispetto alla Terra, e rispetto al Sistema Solare si sommano con la velocità di traslazione della Terra stessa di circa 30 km .

Ci si spiega anche che lo Sputnik gigante, a circa 200 km di altezza e viaggiante a circa 8 km al secondo, ha lanciato al momento giusto un vero razzo a molti stadi, e infine ne è partita la stazione automatica, con una velocità iniziale di 11.861 metri superante di 661 metri quella di fuga (che in effetti a quell'altezza è molto minore, circa 20 km al secondo).

Già si era detto che, considerando sempre le distanze radiali dalla Terra, il corpo, lanciato il 12 febbraio a mezzogiorno, era a 126.000 km , e che il giorno 13 (a mezzogiorno?) era a 600.000, ossia ben fuori dall'orbita lunare, e viaggiava a circa 4,5 km al secondo. Poi è stato annunciato che il 21 era a 3.200.000 km colla velocità di circa 4, al solito affermando che "era uscito dalla sfera di attrazione terrestre". Ripetiamo che questo supera la nostra comprensione: infatti a circa 2.600.000 km le attrazioni della Terra e del Sole si bilanciano. La frase di ufficio vuol forse dire che fino al 21 si è fatto il calcolo di un corpo partito dalla Terra (su di una parabola) e dal 21 in poi quello di un corpo che gira attorno al Sole (su di una ellisse) come un pianeta. Ma il solo senso di queste parole è che le ultrapotenti calcolatrici elettroniche non evitano di fare delle radicali semplificazioni, per una curva che è più complicata dell'una e dell'altra. E allora la grande precisione? Se questa fosse di pochi secondi, come va che l'arrivo del 15 maggio viene spostato (comunicato 26/2) al 19-20 maggio?

Per essere brevi fermiamoci solo sulla annunciata tabella di marcia. Non si capisce (ma ammettiamo errori di trasmissione e stampa) perché si dice che il corpo gira attorno al Sole a 27,5 km al secondo. Se è partito dalla Terra con 11,8 la sua velocità rispetto al sistema solare era all'inizio circa 41 km ; che sarebbe poi scesa a 37. Forse andava letto 3,7.

Ma la serie è questa: dopo 20 giorni a 6,9 milioni di chilometri dalla Terra; dopo altri 20 (quindi 40) a 15; dopo 60 a 28; dopo 80 a 47; dopo 97 a 70, presso Venere (signori, si scende!).

Si possono dedurre le velocità radiali del corpo, che dopo essere scese da 11,8 a 4 km per secondo, si mettono a salire: 4,7, 7,5, 11, 15,7; sulle tratte di milioni di km 8,1, 13, 19, 23. Un riferimento agevole porta la velocità all'arrivo a ben 20 km al secondo circa, ossia la velocità rispetto al sistema solare a ben 50 km al secondo (quella di Venere è solo 34,8).

Se queste velocità crescenti fossero vere, allora il 20 maggio la stazione sarebbe in ben altro sito che a 100.000 km da Venere. O noi cervelli ordinari non abbiamo capito, o dobbiamo dire, nella forma banale, sono balle e non ci crediamo. Oppure qualcuno, che sia quello che noi non saremo mai, un esperto, ci favorisca un chiarimento.

A 600.000 km il corpo viaggia rispetto alla Terra a 4.000 km all'ora (un decimo della velocità di stacco), non a 4 km al secondo, bensì a 1.160 metri al secondo circa. E allora il 21 già non poteva essere così lontano.

Perché poi dovrà riaccelerare dalla già non spiegabile minima velocità di 4 km al secondo, che valgono ben 14.400 km all'ora?

Prendiamo a considerare il corpo come pianeta del Sole (il che è dal primo momento, fin da quando, come i deretani di tutti noi, era legato al suolo terrestre). Accettiamo quello che non è possibile, che viaggi cioè a 4 km al secondo e quindi 34 rispetto al Sole. Siccome è partito dal suo afelio a 150 milioni di km (distanza della Terra dal Sole), in effetti la sua velocità orbitale va crescendo. Al taglio dell'orbita di Venere sta a 120 milioni di km. Grossolanamente la sua velocità sull'orbita, per la terza legge di Keplero, è inversa della distanza, e può salire a 42 km al secondo, ma mai a 50.

D'altra parte, se la velocità non è quella, tutto il piano è sbagliato. Osserviamo anche che la "stazione" non può essere accelerata dalla attrazione di Venere, perché la congiungente dei due corpi fino all'ultimo momento è "all'indietro", e quindi la lieve azione è frenante.

Quando l'uomo medio comune non capisce, la conclusione non è favorevole ai grandiosi progressi della scienza, ecc.; poiché, o l'umanità con questo famoso progresso diventa più asina, ovvero gli autorevoli esperti e scienziati sono una manica di corbellatori, e le "ultime parole" della verità sono divenute una generale mistificazione burocratica.

Secondo le ultime notizie anche da Mosca, non si realizza più collegamento radio col corpo in viaggio verso Venere, ma intanto si dice che l'ultima velocità accertata era di 4.166 m al secondo. È su questo punto che attendiamo qualche autorevole chiarimento, non riuscendo ad intendere come viaggi nel sistema solare ad una velocità pressoché costante di circa 34 km al secondo. A parte la cura della nostra ignoranza congenita, probabilmente il corpo (lo chiamiamo così senza usare i termini tecnici ufficiali, come faceva il fiociniere di Verne quando non si sapeva se inseguiva una balena o il misterioso sottomarino Nautilus: "4 miglia a babordo l'oggetto in questione!") non esiste più, ed è vano chiedersi con quanta fretta vada a passeggio per gli spazi...

Da "Il programma comunista" n. 5 del 1961

Note

[1] La velocità segnalata (4.000 km all'ora) non è un decimo della velocità di stacco (151.542 km all'ora) e non corrisponde a 1.160 metri al secondo bensì a 1.111.

La cosiddetta conquista dello spazio