Bordiga a Togliatti
20 luglio 1923
eel a Palmiro = venti luglio = saluti.
Avuto tuo rapporto del 12 su riunione, con allegato, et lettera del 16, avuto anche tesi dichiarazione pellegrini a Mosca.
Si può sapere se si sono o no impegnati ad accettare le cariche? Et chi sono i tornati? Voglio esercitare su voi la massima pressione che mi è possibile = Ne avete bisogno.
Non dovete accettare di restare nell'esecutivo! Sarebbe una situazione impossibile per voi. La delegazione, per quanto si capisce, ha proceduto, Umberto me lo permetta, secondo il suo difetto: trattando la quistione a zig zag, in modo frammentario: basta pensare alla adesione alla proposta di "partito simpatizzante" che cozza contro tutto ciò che sempre abbiamo detto in fatto di organizzazione del Comintern! Ma veniamo alla quistione attuale. Nè la soluzione di Umberto, nè quella di Palmiro, sono, non dico buone, ma possibili! I lavori di frazione, con le palme aperte, non si possono fare stando noi alla testa del partito: a) perchè in un partito diretto a modo nostro tali necessità, che oggi si impongono per effetto di altre influenze, sarebbero scoperte e noi potremo giustificare una azione di tendenza solo invocando la eccezionalità delle circostanze; b) perche Mosca si opporrà: porrà altre condizioni e farà altre trattative che vuol dire peggiorare le cose.
In ultima analisi, non sfuggirete al dilemma: o desistere da ogni velleità di resistenza alle direttive di Mosca, o abbracciarle come una croce senza più protestare o lasciare la direzione anche parziale del partito.
Trattare ancora con Mosca, se non è per finire alla completa capitolazione, è inutile e vi è il pericolo che sarete ancora "trascinati". Cercate di fermarvi (?): insistete di più perché vedo che nessuno di voi è convinto all'idea dei pinguini.
Ottima la ragione di Palmiro per una elevata e aperta discussione: se no, è la liquidazione del partito e della sua tradizione: ma come fare ciò in un esecutivo costituito proprio "per assecondare le direttive" di Mosca? Sarete ancora tacciati di mancanza agli impegni, ecc. E quelli della minoranza avranno buon gioco. Nemmeno praticamente si concluderà nulla: datemi retta, non vi cacciate in tale vicolo cieco: piuttosto capitolate definitivamente, bevendo il calice amaro della disciplina, e lasciatemi l'iniziativa della campagna per la difesa della nostra modesta ma non disprezzabile tradizione politica: correte il rischio di non fare nè l'una nè l'altra delle due cose, e avremo tutti gli svantaggi. E' chiaro, come tu dici, che a Mosca si vuole spezzare la quistione in tanti casi personali: e per questo dovete rifiutare: non vedete che vi hanno disposto nelle cariche in modo che già siete imbottigliati?
Insisto e confermo quanto ho scritto: aspetto il parere di def. = Chi è Serra? Avrete le notizie sulla requisitoria del procuratore generale al nostro processo. E' quasi sicuro che tra poco saremo liberi. Questo avverrà per "scadenza dei termini"; ma, se non saremo del tutto assolti, diventa allarmante la posizione dei "latitanti" che, se presi, resterebbero dentro fino al processo; e si impedirebbe anche la tattica di dilazionarlo. State quindi attenti. Se poi frugassero Bruno, è certo che riapriranno l'istruttoria. Ecco i colpiti da mandato di cattura: Bruno, Umberto (Silvia no), Vota, Gramsci, Tasca, (salvo altri processi separati).
Per la corrispondenza con F.V. non capito le cifrate, avete almeno copia (del) carteggio?
Umberto ne sa nulla? Ho avuto l'ultima e risponderò?
Studiate, nel caso, le misure per la consegna ai fessi, e lo stralcio (?) di tali pratiche. Avvaletevi anche per questo, se credete, di Teo.
APC 190/8 Cifrata