Bordiga a Ravera e fenicotteri

5 ottobre 1923

eel a Silvia e fenicotteri.

Cinque ottobre. Ave. Avuta missiva del ventisette. Come possiamo noi darvi anche solo consigli per una direzione anche provvisoria del partito, se questo "non deve" essere diretto come e da chi noi crediamo utile, e se siamo sul terreno della "non partecipazione" alle cariche?

Dopo ciò quale senso ha se io dico che Bruno e Luigi possono ottimamente dirigere il partito, con al fianco Camilla e buoni fenicotteri, come Teo e, per es., Giardina, oltre gli altri? E tanto meglio se viene Scocci? Tale parere non ha riscontro nella situazione attuale, creata non da nostre dimissioni, ma dalla nostra "squalifica"?

Dico solo francamente che non ci vanno nè Roveda, nè Ugar, per ragioni diversissime. Il primo è pinguino e poco capace, il secondo un poco troppo leggero.

Non saprei - a parte quanto sopra - chi prendere nel CC; in ogni caso meglio Ugar che altro. Ma questi miei pareri possono servirvi...a sapere cosa non dovete fare!

Mosca vi scrive di riunire la centrale.

Non ho potuto finora scrivere un articolo. Ne mando per ora uno di def, pur non trovandolo completo. Ma intanto pubblicatelo.

Mando una lettera "ufficiale".

Pap (globo) vi farà altre comunicazioni (mandate il "documento" a Umberto e Antonio, nel testo completo).

Aggiungo a quanto sopra che Bruno "deve partire"! E subito.

E perchè poi non ritorna Umberto?

Capisco che con una condanna la sua posizione sarebbe grave.

APC 207/20 Cifrata.

Note

[1] Cesare Ravera, fratello di Camilla.

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