Bordiga al CE

Napoli, 16 dicembre 1923

Carissimi del C.E.,

Approvo il comunicato elettorale (potreste dire: e chi se ne frega?). Volevo scrivere al proposito indicando due argomenti, che lasciano impregiudicata la quistione della partecipazione o meno alle elezioni, risolta dalla I.C. come si sa. Uno: anche quando si fanno in regime di libertà, e proprio allora, le elezioni sono una coglionatura. L'astensione motivata dalla reazione è dunque da socialdemocratici. L'altro: proprio quando vi è la probabilità di un grande successo e la piena democrazia, l'azione parlamentare ed elettorale è più insidiosa e pericolosa per il partito rivoluzionario.

Io sono poi per la assoluta intransigenza nelle liste: i candidati devono, secondo me, essere regolarmente iscritti al P.C.I. I terzini, se mai, si iscrivevano prima: è vero che dovrebbero non essere candidati mancando il periodo di iscrizione necessario. Quanto ai massimalisti... spero che non se ne parli neppure, altrimenti non riesco nemmeno a pensare in quale forma si dovrebbe insorgere.

Alcune altre cose: vi raccomando il caso Morabito: dovreste almeno indennizzarlo di quanto ha speso per la permanenza di tre giorni nella inutile attesa di chi sapete, dovuta a una disgraziata coincidenza.

Vi raccomando il caso di Giulio Leoni: come va che non esce e pare che manchi di assistenza legale e materiale? Perché non mandare Cassinelli un giorno laggiù come si era pensato?

Tanassi mi scrive da Campobasso seccato perché il compagno che avete mandato laggiù ha fatto delle insinuazioni sul mio conto, dicendo che voglio menar vita ritirata e aliena da ogni attività politica. Mi diceste chi era andato, ma me lo sono scordato: non voglio nemmeno sapere chi è questo fesso, solo se credete di evitare simili forme di propaganda degli emissari del C.E. vi sarò grato. Non vi domando neppure risposta e spiegazioni, non volendo aprire pettegolezzi. Rinnovo quella preghiera di annunziare che non sono più nel C.E. per le note ragioni.

Si sta pensando per il SOVIET. Mandate a dire qualcosa sulla quistione della nostra stampa: avete pensato ai rimedi? Quali sono le disposizioni?

Una volta che non c'è stampa, se credete aprire una discussione, che sento reclamata da moltissimi compagni e organi di partito, perché non permettete che si discuta, a solo scopo informativo delle sezioni e compagni, nei convegni di partito? io aprirei entrambe le discussioni, distinte: indirizzo del P.C. – indirizzo dell'I.C. (V Congresso).

Naturalmente prima di questa vostra decisione mi guarderò dal fare qualunque passo ed azione in questo senso, malgrado le richieste di varii compagni che sono desiderosi di chiarimenti ed informazioni.

Leggete e date la lettera unita a Ruggero.

Adempite le sue richieste per quanto concerne la stampa e il materiale che qui ci occorre. Se il SOVIET esce, credo potrete incaricare lui di farci avere del materiale. Cercate di mandare ad Ibo quello che avrete deciso di dargli, secondo una precedente mia (arretrato o anticipo).

Dato che il volume sul processo (ci sono ora tre righe dell'originale in codice).

Tanassi vi prega di interessarvi del compagno Giovanni Paolucci, imputato nel complotto di febbraio, su cui pende mandato di cattura, e che ha riparato all'estero ove si trova in tristi condizioni. Si vuol sapere se ha o non ancora il mandato di cattura che gli vieti di rimpatriare.

Vi pregherei di "evadere" tutte queste questioncelle di cui vi vado scrivendo e di darmi qualche risposta.

Salutissimi,

Ambo

ACS, atti sequestrati al P.C.d'I. 1920-25; b3, f33,10

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