Bordiga a Togliatti

Napoli, 2 febbraio 1924

Carissimo Palmi,

ho avuto il tuo biglietto del 31. Nelle mie valutazioni ho già tenuto presenti le giuste considerazioni che accenni: come esse non valgano a diminuire la giustezza del mio contegno mi riservo scriverlo nel rispondervi "ufficialmente". A te dico questo di più: che per eliminare il "caso" di disciplina – se vi fosse – basterebbe che il C.E. o la sua maggioranza capissero che non è il caso di fare di me un deputato e rinunziassero a tale progetto. Del resto – lo spiegherò – la disciplina obbliga a dare il proprio nome per una lista, non ad accettare il posto di direzione della azione parlamentare del partito quando si è incompatibili colle funzioni, meno pericolose e più controllabili in tempo, di membro della Centrale. Io non sarò deputato, e più presto farete i vostri progetti senza di me, meno tempo e fatica perderete. Il caso personale sarebbe tanto fuor di luogo, che lo si potrebbe concepire solo pensando che esso sia non la conseguenza, ma il movente, di tutta la pratica, il che certo non è. In ogni modo mi sentirei scosso solo dal pericolo di un "caso" in cui apparissi il cacciatore di influenze e posizioni politiche prominenti: del resto non mi curerei più che tanto. Credete pure che il meglio è chiudere a questo punto la quistione.

Salutissimi a tutti

Ambo

In A.P.C. 246/13

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