Bordiga a Gramsci

Ustica 8 febbraio 1927

Carissimo Antonio,

solo dalla posta di ieri ho appreso del tuo arrivo costà: le tue notizie ultime datavano da Napoli in data 28.

Ti abbiamo indirizzato un'altra lettera e4d altra tua posta a codesto carcere giudiziario, ma non sappiamo se le avrai o torneranno indietro.

Alla mia accludevo copia di una lettera alla libreria che ti forniva e al tuo amico con cui sono ora in corrispondenza e che si è molto gentilmente offerto di farci mandare lo stesso i libri occorrenti alla scuola. Abbiamo già profittato con una nostra richiesta, già a te nota. Sappiamo però che qualche pacco a te diretto fu qui respinto.

I libri tuoi rimasti qui li ho divisi in due gruppi, uno dei quali ti spediremo appena ce lo chiederai, mentre l'altro serve per la scuola. Vuol dire che potresti ordinare altra copia, giusta accordi col tuo amico, se taluno di questi ultimi ti interessa averlo subito.

Siamo ansiosi di tue notizie e di notizie buone, nonchè del tuo ritorno tra noi, se altra sorte migliore non ti puoi attendere.

Le cose qui vanno benino: la soria la abbiamo ripresa con Lauriti che se la cava molto bene, domani cominciamo il corso di fisica con elementari esperimenti.

La nostra mensa si è fusa con quella di cui faceva parte l'avv. Ceschi e tutte queste cose vanno a meraviglia. Per il resto di nuovo non vi è un gran che da raccontarti e non voglio prolungare questa mia. Attendo la tua risposta. Ritengo che costà nulla ti verrà a mancare materialmente, in ogni modo siamo sempre tutti disposti a fare quanto potesse esserti utile.

Scrivici appena puoi e abbiti coi saluti di tutti un mio affettuoso abbraccio

Amadeo

Da "Studi Storici" n. 1, 1975

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