Trotsky ad Alfonso Leonetti (29 dicembre 1931)
29 dicembre 1931
Caro compagno Souzo [Leonetti],
non riesco a giudicare esaurienti le vostre spiegazioni. Ed eccone i motivi:
Pere la Ligue francese vi sono solo due possibili direzioni: quella attuale ed il gruppo Naville-Rosmer. Bisogna essere matti per credere che il "gruppo juif" possa dirigere la Ligue. Qual è l'atteggiamento di Mill? Egli sabota la direzione che è ben lungi dall'esser perfetta, ma che è l'unica possibile. Dato per scontato che Mill continui ad essere, purtroppo, il "funzionario", il suo atteggiamento è criminale.
Si può tollerare questa situazione anche per una sola settimana? Voi non vi schierate con il "gruppo juif" (o meglio dire con Mill e Felix, che disorientano e sfruttano il gruppo). Ma avete forse condannato ufficialmente, per decisione del Segretariato, l'atteggiamento di Mill? Gli avete spiegato forse che il suo comportamento è incompatibile con la sua funzione di membro del Segretariato? No. Dunque avete la completa responsabilità del suo comportamento criminale.
Anche sulla questione del tutto secondaria dell'invio o meno della lettera spagnola alle altre sezioni, ho spiegato l'aspetto "tecnico" del malinteso. Prendete il verbale che mi avete inviato: la lettera spagnola non è stata comunicata al "gruppo juif" "in quanto tale" dichiara Mill. "In quanto tale!" Eccezionale! È proprio Landau! Come se costituisse una differenza il fatto che sia stato Mill "in quanto tale" a diffondere la lettera o qualcun altro.
Apprendo per la prima volta dalla vostra lettera che nella Ligue si è posto il problema di "chiedere all'opposizione russa di allontanare Mill dal Segretariato". Che cosa significa? Si crede veramente che Mill sia legato in qualche modo all'opposizione russa? Credete veramente che noi si possa riporre la minima fiducia in questo Mill che aveva condotto con noi una lunga lotta contro la frazione Landau-Naville-Rosmer, per poi gettarsi improvvisamente tra le braccia di Rosmer, che aveva abbandonato le nostre file? In tutto ciò c'è forse un fondo di serietà ideologica o un minimo di atteggiamento coerente? Sarebbe assai triste se tutto ciò riguardasse un compagno di base. Ma qui si tratta addirittura di un "funzionario" (!!) del Segretariato Internazionale. No, no, non si possono tollerare cose simili. Tutto ciò ridicolizza e squalifica la lotta che noi stiamo portando avanti, le nostre idee e i nostri metodi. Secondo il mio parere, da parecchio tempo ormai Mill sarebbe dovuto tornare alla base e con due anni di duro lavoro avrebbe dovuto cercare di riguadagnare la fiducia dell'Opposizione di sinistra, che ha perduto completamente.
Voi dite che bisogna giudicare i compagni sulla base delle questioni politiche. In questo caso, voi -come molto compagni del resto- date un'interpretazione astratta, inconsistente ed anche falsa di un giusto principio. C'è chi accetta -lo stesso Paz- alla leggera delle idee generali fin quando non siano molto impegnative. Ma poi agisce nel senso contrario quando si trova coinvolto personalmente.
Prendiamo l'esempio precedente: Mill. Le sue lettere dalla Spagna sono state uno scandalo inaudito per l'Opposizione di sinistra. Voglio sperare che si trattasse di una questione politica. Io stesso glielo ho detto chiaro e tondo. Forse bisognava sconfessarlo apertamente. Ma c'era anche il diritto di chiedersi. I nostri quadri sono giovani, poco formati, bisogna essere un po' più pazienti. Ma ciò presuppone almeno una buona volontà, una profonda dedizione alla causa, la capacità di apprendere, di capire attentamente gli altri. Ma che cosa fa Mill? Egli non ha mai espresso chiaramente le sue intenzioni, ma conduce una battaglia infaticabile al nostro interno. Che cosa vuole? Quali sono le sue "idee politiche"? ciò che caratterizza lui -Mill- come Landau e molto altri, non sono delle idee precise, false o giuste che siano, ma la mancanza assoluta di un rapporto tra la loro vera attività e le "idee politiche" in cui pretendono di riconoscersi.
Ecco dov'è il guaio. È un guaio organico che caratterizza uno strato assai ampio di individui socialmente emarginati, senza stretti legami con gli ambienti operai, senza un'educazione rivoluzionaria e con una certa facilità a manipolare dei luoghi comuni presentandoli come "idee politiche".
Prendete ora in considerazione la posizione del segretariato: a) Mill, di cui ho parlato in precedenza; b) Mirtos, il quale, in totale contrasto con l'organizzazione greca, appoggia Mill e lo vuole addirittura trasformare nell'ambasciatore spagnolo; c) Souzo che "non si schiera" con l'azione sabotatrice di Mila, ma che la tollera; d) Frank che, assorbito da altri problemi, si occupa poco del Segretariato. È una brutta situazione. Allo stato attuale il Segretariato "in quanto tale" è divenuto lo strumento di due componenti. Per gli stessi motivi per i quali Mill aizza il "gruppo juif" contro la Ligue, è costretto anche ad aizzare la sezione spagnola contro quella francese, tedesca, russa. Egli copia tutto ciò che ha già fatto Naville, senza richiamarsi apertamente ai suoi fini ed ai suoi disegni. Approfitta della comparsa di un Glozer o di uno Shachtman per avvelenare l'atmosfera internazionale. Le mezze misure no sono più valide. Le formule di Ponzio Pilato "io non mi schiero" non sono più sufficienti. Bisogna chiarire la situazione. Se il Segretariato non è capace di salvare neppure se stesso, occorre allora che intervengano direttamene le sezioni. Attendo la vostra risposta con interesse. Sarò molto contento se questa volta si avrà un po' più chiarezza.
I miei saluti comunisti.
Trotsky
Note:
1) Il "gruppo juif" era uno dei nuclei fondatori della Ligue, uscito dal gruppo di lingua ebraica uscito dal PCF, sulle posizioni dell'OSI. Nel '30 si era alleato con Molinier nella lotta contro i "destri" sindacalisti (Gourget) e contro Naville che in quel periodo faceva blocco con Rosmer. Nel '33, dopo la vittoria del nazismo, quando Trotsky e l'OSI si orientarono verso l'ipotesi di costruzione di una nuova Internazionale, il gruppo si pronuncerà contro questa "svolta" e costituirà un'opposizione interna alla Ligue. Raccoglieva circa un terzo dei militanti della regione parigina.
2) M. Mill era uno degli pseudonimi di Pavel Ohkun, un giovane comunista di origine ucraina, legato al "gruppo juif" del PCF che entrerà nell'OSI sulla scia di quest'ultimo; per la sua conoscenza del russo, dopo un suo viaggio a Prinkipo, diventerà per un certo periodo (1931-32) funzionario amministrativo del SI. Inizialmente alleatosi con Molinier, all'epoca dello scontro contro i "destri" si era schierato con lui, ricercando, insieme al "gruppo juif", un accordo con Rosmer (agosto 1931). E a questa svolta che fa riferimento la lettera. Nello stesso periodo probabilmente Mill si mise in contatto con i sovietici, forse per trattare un suo ritorno in URSS. Venne smascherato da Trotsky che nel '32 lo denunciò per i suoi legami con gli stalinisti. Ma la vicenda non è stata mai del tutto chiarita. Mill scomparve qualche tempo dopo, forse eliminato dagli stessi stalinisti.
3) Michiel Mazliak (pseudonimo Felix) era un operaio polacco emigrato, dirigente del "gruppo juif", uscito dalla Ligue nel maggio 1933.
4) Si tratta probabilmente di una lettera del 22 dicembre '31 indirizzata da Trotsky a tutte le sezioni dell'OSI, con un giudizio critico sull'attività della sezione spagnola.
5) Mill, per la sua conoscenza della lingua, si occupava, in particolare, di questioni risse.
6) Subito dopo la proclamazione della repubblica spagnola Mill si era recato in Spagna, come rappresentante del SI. In quell'occasione aveva scritto alcune lettere, poi pubblicate su La Verité (8 maggio 1931, lettera firmata Obin; 22 maggio 1931, lettera firmata Mill) che avevano sfavorevolmente colpito Trotsky per il loro contenuto politico confuso.
7) Mirtos era lo pseudonimo del greco C. Oscar, giovane musicista e poliglotta. Era stato con Trotsky a Prinkipo per la sua conoscenza delle lingue. Apparteneva al gruppo Dimitri Yotopoulos (Vitte). Quest'ultimo aveva, in quel periodo, allacciato rapporto col "gruppo juif" e quindi con Mill. Trotsky successivamente riterrà Vitte responsabile in parte della scissione verificatasi nella Ligue nel '33 che porterà fuori dall'organizzazione il "gruppo juif" ed un nucleo studentesco ad esso legato. Dopo aver rotto con l'OSI (1933), Vitte si recherà in Grecia dove farà pressione per staccare l'Organizzazione archiomarxista dall'OSI. La sua azione frazionista provocherà una spaccatura e la costituzione di un nuovo gruppo greco aderente all'OSI, diretto da Georges Vitsoris.
8) In quello stesso periodo affiorarono motivi di contrasto con Molinier anche nella sezione spagnola. I metodi disinvolti del dirigente francese gli alienano le simpatie di Andrés Nin e presto anche il gruppo spagnolo si inserisce nella lotta intestina che dilaga la Ligue e tutta l'OSI.
9) Albert Glotzer era uno dei dirigenti della gioventù comunista americana, quando nel '28 aderì all'Opposizione. Si occupava della questione giovanile e aveva soggiornato più volte a Prinkipo. Dirigente della SWP, la sezione americana dell'OSI, ne uscì nel '40 insieme a Shachtman.
10) Max Shachtman era stato uno dei fondatori dell'OSI negli USA e dirigente del SWP. Nel '39 si fece promotore di una tendenza di opposizione per divergenze sulla natura sociale dell'URSS e sulla posizione di difesa dello Stato sovietico. Ruppe con la IV Internazionale nel '40 e fondò il Workers Party, poi ribattezzato Indipendent Socialist Ligue.