Trotsky ad Alfonso Leonetti (27 gennaio 1932)

Büyükada, 27 gennaio 1932

Caro compagno Souzo,

rispondo con grande ritardo, contrariamente alle mie abitudini, a causa del nostro trasloco che si è rivelato un'impresa lunga e complicata (i 9/10 di questo lavoro sono ricaduti sulle spalle del compagno Molinier che è venuto proprio per organizzare il trasloco. In tutto questo l'ho visto solo di sfuggita, poiché si è occupato di questioni materiali e non di politica -il che non ha impedito affatto ai vari Mill ed ai "millisti" di dire che è venuto per condurre la battaglia contro Mill e i suoi amici).

La vostra lettera è un passo in avanti verso la chiarezza e la comprensione reciproca. Non sto a dirvi che apprezzo e apprezzerò molto la possibilità di un lavoro comune con voi e col vostro gruppo.

La decisione del CE concernente la partecipazione di un rappresentate bordighista al Segretariato Internazionale mi sembra assolutamente sbagliata e dannosa, soprattutto per i nostri rapporti con i bordighisti. Ciò che mi sembra necessario, è una discussione approfondita con questo gruppo. Mi piacerebbe molto prendervi parte, poiché si tratta di questioni fondamentali. I bordighisti divergono con noi su ogni questione, anche le più marginali. Ora, senza un chiarimento ideologico preliminare, il lavoro comune al Segretariato diventerebbe inevitabilmente una interminabile catena di conflitti e porterebbe ad una rottura su basi meschine. Il Segretariato ci serve come organo di lavoro politico e non come arena di conflitti e di frizioni permanenti.

In Germania c'è un afflusso considerevole verso di noi proveniente da più parti. Per il momento sono letteralmente sommerso da lettere, documenti, giornali provenienti dalla Germania, inviata da amici e semiamici di varia provenienza. Credo che la nostra organizzazione potrà fare un importante passo in avanti, che non resterà certamente senza conseguenze per le altre sezioni.

I miei migliori saluti comunisti a voi e ai vostri.

Trotsky

Note:

1) Nei primi mesi del '31 un incendio che aveva seriamente danneggiato l'abitazione di Büyükada aveva costretto Trotsky e i familiari a trasferirsi a Kadikoy per circa una anno. Il trasloco di cui si parla doveva essere quello col quale si ristabiliva la residenza a Büyükada.

2) La decisione del CE non venne mai applicata. Era stato lo stesso Prometeo a rifiutare qualsiasi responsabilità od impegno che lo legasse concretamente alla vita dell'OSI. Rispondendo ad una lettera di Trotsky del 22 aprile 1930, la frazione di sinistra affermava: "È ugualmente bene sottolineare che questa manovra i contatti intercorsi tra la NOI e l'OSI] si sviluppa proprio nel momento in cui voi ci domandate l'adesione alla sinistra internazionale con la vostra lettera aperta. Questa adesione noi l'abbiamo già data, marcando, nello stesso tempo, il nostro rifiuto di partecipare alla direzione del Segretariato, fino a quando non ci troveremo in presenza di un documento programmatico e di sistema di lavoro il quale garantisca il movimento proletario dalle manovre che contribuirono al trionfo dell'opportunismo nell'IC" (in Prometeo, n°31, 1° giugno 1930). Da allora erano passati quasi due anni e i rapporti tra l'OSI e i bordighisti si erano ulteriormente deteriorati. Lo stupore di Trotsky è del tutto giustificato e mette in luce come, mentre il dirigente russo considerava del tutto esaurita l'esperienza di lavoro con Prometeo, i suoi collaboratori parigini coltivassero ancora illusioni al riguardo. Si noti che quando il CE propone di aprire le porte del SI a Prometeo, si era già avuto lo scambio di lettere sulla pubblicazione di alcuni scritti di Trotsky in italiano, che aveva praticamente messo fine al rapporto diretto tra Trotsky e il gruppo bordighista.

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