Trotsky ad Alfonso Leonetti (23 marzo 1932 - 2)

Büyükada, 23 marzo 1932

Caro compagno Souzo,

sono talmente in debito con il vostro gruppo, che mi sento a disagio nel rispondervi. In realtà, non è la buona volontà che mi manca. Gli avvenimenti tedeschi hanno sconvolto per lungo tempo i miei piani. La mia storia mi ha preso molto più del tempo prestabilito. Ora dovrei essere occupato dalla questione americana: noi abbiamo qui in visita il compagno Weisbord, per un po' di tempo. Ma vi assicuro che pagherò i miei debiti.

Insisto sulla necessità di pubblicare un numero speciale del Bollettino Internazionale dedicato ai bordighisti. Il vostro gruppo non potrà svolgere il ruolo che gli spetta senza che la nostra Organizzazione Internazionale abbia risolto definitivamente questo problema. È assolutamente impensabile per un'organizzazione seria, dopo aver rotto con delle potenti organizzazioni, tollerare nelle proprie file gli stessi errori e stravaganze, per di più in miniatura. Tutto ciò ci discredita, aumenta la confusione e impedisce lo sviluppo del vostro gruppo.

Voi comprendete bene fino a che punto mi preoccupino alcuni sintomi dell'evoluzione dell'Opposizione spagnola. È chiaro che alcune malattie, contro le quali non ho mai smesso di lottare nella corrispondenza privata, devono oggi apparire apertamente. Naturalmente bisogna ridurre al minimo i costi inevitabili di una nuova possibile crisi. Ma è ormai chiaro che alcuni degli amici spagnoli non avevano seguito affatto la nostra esperienza internazionale, e non ne hanno tratto le necessarie lezioni.

In URSS assistiamo oggi all'inizio di una nuova svolta nella questione agraria, che l'Opposizione di sinistra aveva predetto da mesi e mesi. Su tale questione ritornerò, naturalmente, tra breve.

I miei migliori saluti comunisti per voi e il vostro gruppo.

Vostro.

Trotsky

Note:

1) La storia della rivoluzione russa venne scritta tra la fine del '29 e la prima metà del '32 a Prinkipo.

2) Albert Weisbord, comunista americano espulso dal PC statunitense nel '29. Fu il fondatore di un piccolo gruppo, la Communist League of Struggle, che agli inizi degli anni '30 aderì all'OSI. Più tardi ruppe col marxismo e divenne dirigente dell'American Federation of Labour.

3) Anche nell'Opposizione spagnola non avevano tardato a pesare le lotte intestine della Ligue. Andrés Nin, il dirigente dell'Opposizione spagnola legato da lunghi anni di amicizia con Rosmer, non tarda a schierarsi dalla sua parte, essendo sfavorevolmente colpito dal comportamento non sempre corretto di Molinier e dalla politica che Mill sta conducendo in quella fase, di lotta contro il suo amico alleato.

A questi problemi, si aggiungono le prime divergenze politiche: gli spagnoli hanno difficoltà a praticare una corretta politica di opposizione nei confronti del PC spagnolo, con la prospettiva di una sua riformabilità. Essi propendono verso un'azione sempre più indipendente che si acuirà in occasione della scadenza elettorale, prefigurando già la posizione che sarà di tutta l'OSI solo nell'anno successivo: la necessità di costruire nuovi partiti comunisti. La III Conferenza del gruppo decide di rifiutare il nome di "sezione spagnola dell'opposizione di sinistra" e adotta quello di "Izquireda Comunista Española". Questo nome è il corrispondente spagnolo di Gauche Communiste, il nome assunto dai dissidenti usciti dalla Ligue (Claude Naville e Collinet) con i quali gli spagnoli hanno continuato a mantenere stretti rapporti. Questa situazione causerà gravi attriti e infine la rottura tra l'OSI e Nin.

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