Bordiga a Bruno Rizzi

Napoli 29 luglio 1956

Caro Rizzi,

volli dire che non era il caso di reciprocamente propagandarsi, perché ti capivo abbarbicato alle tue idee. Se tu mi consideri testardo dalla parte mia la conclusione è la stessa: ossia inutile una discussione diretta a voce o per iscritto.

Tuttavia aggiungo poche note.

1. Deliberatamente non romperò mai il muro del silenzio, in nessun paese del mondo. Tu dici bene che il solo mezzo è vendersi. A ciò non si oppone una ragione morale, ma il fatto "scientifico" che rompendolo poi si parla secondo l'ideologia di chi ha pagato.

2. Non abbatto l'idea della forma intermedia tra capitalismo e socialismo su una fin de non recevoir, ma su uno studio scientifico dei fatti contemporanei che confermano la dottrina del trait-d'union capitalismo socialismo senza tramezzini. Potresti vederlo negli articoli scritti contro Socialisme ou Barbarie e nella cronaca della recente riunione di Torino . Le ragioni valgono per la tua concezione del collettivismo burocratico.

3. Io non ho scoperto nulla di nuovo e dimostro che ciò non si deve a mia fessaggine o pochezza ma al fatto che la fase che si traversa non è di quelle in cui si fanno scoperte, che corrispose al tempo di Marx. Quindi lotta contro scopritori e innovatori, presi tutti insieme. Vedi se credi i due "Dialogati", e non prendertene se non medito un Dialogato con Rizzi.

4. Sussiste come ogni altra la ipotesi di una mia sgarrata. Ma la teoria della terza forma abolisce il marxismo, e solo in quel tempo se ne poteva formare una diversa. Cadiamo tutti nel generale fessame. In buona compagnia: con Carlo Vladimiro e Leone.

5. Anche nel lato negativo della Managerial Era la teoria della terza forma è fasulla. Sono un tecnico (non burocrate) e ti assicuro che oggi i tecnici puzzano terribilmente: a mandare via tecnici managers e burocrati basta un manico di scopa. Per il Capitale, non legato a persone o a gruppi umani ma sovrastante essi e noi, ci vorrà, tra non meno di 25 anni, la Rivoluzione.

6. La idea tua e dei consimili abbatte il marxismo per questo: voi vedete prima quelli che vogliono sfruttare, poi il loro potere e poi lo sfruttamento. Marx vede invece prima un migliore rendimento sociale di nuove forme, poi la nuova classe, poi il nuovo potere, e poi lo sfruttamento da parte di quella e di questo. Una cosa tutta diversa. Ne devi mollare una.

7. Scrivo questo senza speranza. Cerco da cinquant'anni il contraddittore ideale che mi gridi: tu e Marx siete fessi. Non trovo che marxisti.

Dammi del fesso, che non mi offendo,e chiudiamo.

Cari saluti

Note:

1) Riunione di Torino del 19-20 maggio 1956, intitolata "La Russia nella grande rivoluzione e nella società contemporanea" il cui resoconto è riportato in il programma comunista nn. 12-14, 1956.

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