Bordiga a Ceglia

Napoli, 18 settembre 1960

Carissimo Romeo,

da tempo ho la tua del 4 e quella che hai mandato a Bruno il 1° e anche quella di Spegis del 31: anche con lui scusami.

Questa "carognata" mi ha naturalmente causato un sovrappiù di lavoro in un momento per me difficle. Ho intrapreso lo studio sull'Estremismo di Lenin di cui ricevo ora la seconda puntata: dice il buon Tarsia che il carognone F. ha fatto cosa utile provocandomi a scriverlo. La formola che io ho subito fatto adottare ai nostri milanesi è proprio la tua; il tubo della merda!

Quindi niente rispondere alle lettere, cestinare gli articoli senza ritornarli, e stop mandare soldi.

Una pratica burocratica di espulsione è cosa dei vecchi tempi. Caso mai dovrebbe essere per motivi non politici ma morali. E saremmo fuori posto perché il marxismo è amorale.

I dameniani avevano sfottuto Danielis. A richiesta di Bruno ho inviato a questi una mia lettera che sarà trasformata in circolare ai gruppi. A te ne anticipo una copia. Devi rimandarmela.

Con freddezza impostami parlo della cosa come se fosse pulita e non merdosa. In effetti il tipo ha osato scrivere a destra e sinistra quando non ha visto più l'assegno per giornali e carta, nastri, penne e altra cancelleria! Aveva tentato di seguitare a scrivere come se nulla fosse: nessuno gli risponde. Ha fatto intervenire Morbino di Torre al quale ho preparata una risposta pacata. Sempre F. ha osato inviare un'altra lettera in cui reagisce alla definizione di fifone e osa accennare al vecchio De Nito che una volta lo trattò, lui dice, da parassita; ma in effetti da ladro per avere intercettato soldi mandati al partito. Gli episodi sono infiniti di tal genere. Ed io fesso che trattai De Nito da smemorato per i troppi vizi giovanili! E' morto e non posso dirglielo che il fesso ero io a difendere F. Queste cose tienile riservate.

Degli altri solo Sperduto aveva abboccato ma si è subito ripreso. Non è questione ideologica ma di sporchi soldi: quel tipo non ha mai saputo che per il partito si fa la fame pure di mandare e non chiedere un carlino! I buoni ne sanno qualcosa. Ci siamo liberati di un altro bel pezzo di m.

Un caro abbraccio.

Amadeo

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