Bordiga a Mosca (27 gennaio 1966)

Amadeo Bordiga
Corso Garibaldi 412
Napoli

Napoli 27 gennaio 1966

Caro Mosca,

ritorno le tue tremila lire che non è nemmeno logico confiscare per Programma comunista, il derubato.

Non solo non ho a che vedere con lo smercio bottegaio del libro, ma nemmeno con la sua preparazione. Non è stata fatta dal mio partito e questo non vi avrebbe apposto il mio nome. Si tratta di qualche fessacchiotto che ha animo piccolo borghese di lustratore di scarpe, e come piccolo borghese vive di espedienti truffaldini ( tu dici che il libro è andato a ruba, ma io non credo che quei tali faranno un affare: li chiamo truffatori nel senso borghese). Non mi hanno mai dato fastidio né ne hanno dato alla mia causa i borghesi ladri, ma gli onesti. Quindi lascio perdere l’episodio, e con la stessa indifferenza accolgo l’uso il non uso e l’abuso del mio nome anagrafico. Il punto vitale è ben altro.

Leggi il Programma Comunista che ricevi e avrai risposta alle tue deduzioni: la Russia e la sua crisi provano per il socialismo, non contro. Si tratta di scritti di un pinco pallino del 55-56.

Cordialmente

Amando Bordiga

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