Rizzi a Bordiga (7 aprile 1969)
Bruno Rizzi
37012 Bussolengo
Verona
7/4/1969
Caro Bordiga,
avrei risposto volentieri all'articolo: "Gli scopritori di un "nuovo capitalismo" ritornano all'economia di mercato", ma Maffi mi ha detto che Voi non accettate discussioni. Non volevo neanche scrivere a te poiché già constatai anni or sono che non vuoi contraddittori; oggi mi decido perché in quell'articolo vi sono cattiverie che non credo di meritare ed anche forti inesattezze teoriche. Se sono arrivato a 68 anni senza flettere d'un centimetro, se non fui neanche consigliere comunale e se ho passato qualche … [parola incomprensibile] è segno che sono un onesto socialista come te. Figurati che il mio "Il Socialismo dalla Religione alla Scienza" l'ho dedicato a Augusto Zanasi. Te lo ricorderai bene quell'emblema del proletariato ribelle; chissà cosa direbbe oggi e chissà cosa avrebbe fatto perché quello non stava fermo.
"Clamore pubblicitario" mio per la polemica con Trotsky. Ho saputo tredici anni dopo che Trotsky aveva parlato di me. Ho ripubblicato ora "La Burocr. Du monde" dopo 30 anni. Burnham mi ha copiato un libro, ne fece un bestseller americano e nessun giornale ne ha mai parlato. A te t'avrebbero trattato nello stesso modo: "Consegna del silenzio contro i veri rivoluzionari" e per Trotsky si tratta ben più dell'accenno in "L'U.R.S.S. in guerra". Leggi: In defense of Marxism e vedrai che ne parla per 50 pagine, ma c'è dell'altro…
Anche Schachtmann mi ha voluto plagiare, lo dice la Dobrowskaja [si intende Dunayewskaia] di News and Letters ed io non ho detto nulla. Figurati che nelle prime pagine dice: "Ebbene a questo ordine sociale io do il nome di "Collettivismo Burocratico". Mi scappò una grande risata e fu tutto il mio "clamore pubblicitario"! "Critica Sociale" sul cui [parola incomprensibile] io me ne starei in panciolle s'è rifiutata di annunciare persino l'articolo di "Contributo alla Costituente Socialista". E se tu sapessi quali casi strani sono occorsi affinché di tanto in tanto saltasse fuori qualche articolo mio, francamente diverresti più prudente nel trattare socialisti degni al pari di te di difendere il loro pensiero.
Che poi "la tradizione democratica costituisca la base esclusiva delle mie teorie" è un po' grossa. Pretendo di essere un socialista e senza aggettivi perché senza democrazia e libertà per me e per molti altri fessi come me, non c'è socialismo. Per il fatto che tu li vedi antidemocraticamente io non ti do del fascista , penso che uno dei due è in errore, ma entrambi in buona fede socialista.
Il nome di "Collettivismo Burocratico" l'ho proprio coniato io nel 1938, ma questo "brevetto d'invenzione" m'è solo costato grandi sofferenze, mai la minima soddisfazione, processi e sequestro delle copie da parte dello Stato italiano e francese. Per la pretesa "originalità" ti do ragione e difendo questo punto di vista non per me, ma perché il Socialismo lo vedo possibile secondo la mia soluzione: sistema economico socialista fondato [sembra di leggere così] sul mercato e rapporto di produzione che elimini lo sfruttamento battendo altresì i costi capitalistici. Non ti pare originale? E non è originale aver diagnosticata la società sovietica come un tipo di società feudale? Mettiti pure a ridere, ma faresti meglio a pensare che Marx e Bordiga potevano anche sbagliarsi su certi punti. Non sono io che non accetto la discussione. E se tu leggessi quello che ha scritto questo povero fesso, di originalità ne troveresti ben altre. Anche quella di restare sul principio [parola incomprensibile] del marxismo e di esserlo continuamente nelle mie [parola incomprensibile] sociali, che, tra l'altro, m'han fatto [incomprensibile a quella la Società Feudale con l'aiuto di Marx e Bordiga permettendo o no.
E se "l'opposizione operaia" era come [incomprensibile] controrivoluzionaria io sono controrivoluzionario oppure lo sei tu senza saperlo perché quelli allora ed io [incomprensibile] potremmo aver ragione e tu torto. [quattro-cinque parole incomprensibili] Lenin intanto proclamava la nep ed invitava i "capitalisti imperialisti" [tre parole incomprensibili]. A questo Smirnov e tutti i massacrati di Kronstadt non ci sarebbero mai arrivati.
Personalmente non ho mai detto di aver scoperto "un nuovo capitalismo", ma proprio l'opposto: un nuovo tipo di Società che ho chiamato Collettivismo Burocratico senza proletari, senza capitalisti, senza capitale e senza mercato o quasi. Ripeto che rassomiglia al feudalesimo e per ragioni marxistiche: monopolio di Stato dei mezzi di produzione e della forza-lavoro, assenza del mercato e sfruttamento che non avviene con l'accaparramento di plusvalore, ma di lavoro gratis trattenuto dallo Stato. Il tuo dialogato con Stalin non l'ho mai potuto avere, Maffi me l'ha rifiutato con lettera (almeno) anche ora. Dammelo tu se vuoi perché io leggo il tuo pensiero anche se ne dissento e ti rispetto. Saluti rivoluzionari,
Bruno Rizzi
Note:
1) Questa lettera fu provocata dall'articolo "Gli scopritori di un "nuovo capitalismo" ritornano all'economia di mercato" apparso nel n. 3 di il programma comunista del 1969, articolo dedicato alla critica del libro di Bruno Rizzi "Il collettivismo burocratico" ripubblicato dalla casa editrice Galeati di Imola.