Espulsione di Ugo Girone dal partito
Partito Comunista d'Italia - Comitato Esecutivo
Allontanato dal posto di lavoro che egli occupava nel Partito per gravissime mancanze disciplinari e punito colla perdita del diritto di ricoprire cariche per il periodo di sei mesi, il socio della sezione di Napoli, Ugo Girone, ha assunto il posto di funzionario del Cd'I al cui servizio ha iniziato un giro di propaganda disgregatrice nelle Federazioni dell'Italia Meridionale. Egli si vale a questo scopo della conoscenza che di tale regione possiede in conseguenza di incarico di grande importanza che la Centrale del Partito, nella sua tattica di uguale sfruttamento dei compagni a qualunque tendenza essi appartengano, gli aveva nel passato affidato.
Questo professionista dell'opera di disgregazione del Partito ha già ricevuto da tutti i compagni presso i quali ha tentato di smerciare i suoi specifici anticomunisti degna accoglienza e risposta. In considerazione della enorme gravità del suo agire, del fatto che egli vi si è applicato già trovandosi in periodo di punizione disciplinare, della banale slealtà della quale egli dà prova valendosi a danno del Partito delle conoscenze procacciatesi svolgendo precedente lavoro di Partito, il CE ritiene necessario provvedere nei suoi confronti senza riguardi e senza ritardi. Ne decide e rende pubblica quindi l'espulsione immediata dal Partito, invitando la Federazione di Napoli alle misure organizzative conseguenti.
Da L'Unità del 16 giugno 1925
La Sinistra Comunista e il Comitato d'Intesa
Quaderni di n+1.
Un volume utile per meditare sui ricorrenti collassi politici di fronte alle situazioni sfavorevoli nella storia.