Collegamento
Nei numeri recenti del giornale sono apparsi i resoconti delle riunioni interfederali di Torino (dell'1 e 2 giugno 1958) e di Parma (del 20 e 21 settembre) e tra essi i "Corollari" alla riunione di Torino. I temi sono stati, come è noto ai compagni e lettori, di natura mista, e nel resoconto la prevalenza è stata per gli argomenti politici e "filosofici", mentre solo brevemente si è fatto riferimento alle quistioni economiche detto ciò al solito nei limiti in cui tali diversi settori si possano trattare o considerare separati; nella sostanza non essendolo mai.
Poiché tuttavia anche a Torino e a Parma si è trattato in tempi separati della economia descrittiva del capitalismo, è bene riordinare le file del lavoro svolto fin qui al riguardo, ricordando anche che la prima seduta della riunione a Parma (vedi il n. 17 del 1958) ha trattato della scienza economica marxista in generale, collegandosi alla nota serie di Prometeo (anni addietro) e di Programma Comunista (di oggi) sugli "Elementi della Economia Marxista".
La trattazione sullo svolgimento del capitalismo occidentale, che abbiamo intrecciata a quella della struttura russa (vedi le solite ricapitolazioni tra l'altro nell'ora citato N. 18) è stata svolta nelle seguenti riunioni, per ognuna delle quali indichiamo i numeri relativi del giornale.
Cosenza, 8 e 9 settembre 1956. Resoconto nel N. 19 del 1956. Vedi anche N. 20.
Ravenna, 19 e 20 gennaio del 1957. Resoconto nei nn. 3 e 4 del 1957.
Piombino, 21 è 22 settembre 1957. Resoconto nei nn. 19 e 20 del 1957.
Torino, 1 e 2 giugno 1958, II seduta, n. 12-13 del 1958.
Parma; 20 e 29 settembre 1958, n. 18 del 1958 (Seconda seduta).
Di tutto il tema si sta pubblicando da tempo il resoconto dettagliato, in cui la materia è meglio ordinata. Ne sono state finora pubblicate dodici puntate in queste pagine, e precisamente nei numeri 16, 17, 18, 22, 23 e 24 del 1957, e nei numeri 1, 2, 7, 8, 9 e 10 del 1958.
Rimandiamo ad essi il lettore, alla ripresa, di cui è giunto il momento, della trattazione, perché siano tenuti presente specie nelle riunioni dei gruppi, e con stretto riferimento al comunicato dato nel numero scorso, circa i grafici che a cura del partito sono in distribuzione e che rappresentano i varii prospetti precedentemente apparsi nel giornale, ed anche quelli più grandi mostrati nelle riunioni di Torino e Parma.
La parte del resoconto dettagliato, sotto il titolo: " Il corso del capitalismo mondiale nella esperienza storica e nella dottrina di Marx", fin qui pubblicata, si compone delle seguenti suddivisioni. Premessa, che si riporta alla discussione, sorta nella trattazione del tema russo, della pretesa che quella economia presenti alti incrementi produttivi ignoti alla storia del capitalismo, e che tale assunta caratteristica la dimostri socialista: due grandi falsi dottrinali. Parte Prima: La espansione storica del volume della produzione industriale; che sviluppa il criterio della decrescenza temporale degli incrementi, per la produzione industriale dei principali paesi capitalisti, con riferimento anche al commercio mondiale, al totale della produzione mondiale, a quella delle materie basi e delle materie prime minerali e vegetali. Viene quindi trattato in modo particolare l'acciaio, per l'America e per l'Italia. Successivamente viene discusso tutto il complesso della presente economia statunitense e viene a fondo discussa la natura della recessione cominciata alla fine del 1957, e tutto il bilancio economico nazionale americano. Nell'ultima puntata si è iniziata la Parte Seconda: la insuperabile crisi della agricoltura nella economia capitalista, riferendosi alla complessa situazione della economia americana; e a tal punto si deve ora riattaccarsi.
Abbiamo tuttavia trovato conveniente, prima di riprendere puramente e semplicemente il filo interrotto già da diversi mesi, di inserire una trattazione intermedia sulle vicende della strutture economiche contemporanee. Specie in Russia ed in Cina si sono negli ultimi due anni avuti fatti importanti, la cui critica non abbiamo certo mai omessa, ma che si collegano strettamente al tema economico generale, e si collegheranno certamente alle future discussioni sulla struttura sociale dei pretesi paesi socialisti. Ci è sembrato non rimandabile un excursus su queste cose importanti; e quanto segue ne dà ragione. Ancora una volta; noi non costruiamo testi per biblioteca secondo piani soggettivi, ma seguiamo un lavoro oggettivo condotto nella realtà vivente da un partito, sia pure oggi contingentemente rappresentato da piccole schiere. Di qui la forma peculiare del lavoro nostro.
Da "Il programma comunista" n. 23, 18 dicembre 1958.