Claisse André (Goupil)
Parigi 16 luglio 1918 - (...) 2006.
Aderisce alla CGTU nel 1933 e alla gioventù comunista del PCF nel 1934. Più tardi continua la militanza come dipendente delle ferrovie.
Nel 1940 è chiamato alle armi. Catturato al fronte e inviato in Germania, viene poco dopo rispedito indietro perché considerato, in quanto ferroviere, fra i lavoratori essenziali all'economia della Francia occupata (verrà assegnato al controllo di un casello ferroviario). Incontra in questo periodo alcuni esponenti della Union Communiste (trotskista) alla quale infine aderisce e dalla quale viene invitato a far domanda di lavoro alla Citroen. Assunto da questa, vi rimane alcuni mesi tentando di far propaganda rivoluzionaria. In seguito si sposta in altre industrie.
Nel 1947 conquista una certa notorietà come uno degli organizzatori dello sciopero della Renault (che servì di pretesto al PCF per uscire dal governo di unità nazionale. A differenza di altri agitatori, però, si distingue soprattutto per il fatto di propugnare l'estensione dello sciopero fino a farlo diventare generale. Per questa ragione esce dal Comitato di sciopero e prende posizione critica verso l'UC della quale è ancora militante.
Durante lo sciopero entra in contatto con i militanti del gruppo internazionalista Gauche Communiste de France (Marc Chirik e altri della GCF) e rifiuta la tattica di organizzare un piccolo sindacato alternativo solo per la Renault come proponeva l'UC. Di conseguenza si avvicina alla GCF della quale rimane militante fino al 1952. In disaccordo però anche con la politica del grupppo (scomparso in quell'anno), nel 1953 aderisce alla Frazione Francese della Sinistra Comunista, della quale era animatrice Suzanne Voute, aderisce cioè al costituendo Partito Comunista Internazionalista (Programme Communiste) in Francia.
Nel 1971, pur rimanendo in contatto con i compagni di Programme, deve lasciare l'attività politica a causa di un tumore. Alla dissoluzione del PCInt. e di tutta la sua rete francese nel 1982, rimane isolato. Nel 1990 contatta la Corrrente Comunista Internazionale e partecipa alla sua attività pubblica. Nel 1998 vi aderisce, ma ne esce nel 2000 giudicando duramente il gruppo come "una setta".
Poco dopo prende contatto con il Bureau International pour le Parti Révolutionaire (BIPR; Battaglia Comunista) ed è uno dei fondatori della rivista Bilan et perspectives.