Feingold Benjamin (Jacobs, Michel)

Nato ad Anversa (Belgio; per altre fonti in Polonia), deceduto in un campo di concentramento. 

A metà degli anni Trenta aderì alla Frazione della Sinistra "italiana" all'estero e, nel 1937, fu eletto membro del Bureau internazionale. Dopo l'occupazione tedesca della Francia, fu arrestato a La Seyne e consegnato ai tedeschi. Evaso, si rifugiò a Marsiglia, dove fu aiutato da Aldo Lecci, Turiddu Candoli, Pattaro (o Pataro) e dalla compagna francese di quest’ultimo. Alle riunioni clandestine dei militanti della Sinistra Comunista, tenute a Tolone e a Marsiglia, sostenne le tesi di Ottorino Perrone riguardo la dissoluzione della Frazione. Legato sentimentalmente a una militante anarchica toscana, nel 1943 fu catturato dalla Gestapo a Marsiglia e deportato in un campo di concentramento non individuato.

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