Disoccupazione

Il Fondo Monetario Internazionale ha lanciato l'allarme a gennaio: "L'economia mondiale sta entrando nella peggiore recessione della storia a causa di quello che è stato il più pericoloso shock sui mercati finanziari maturi fin dagli anni '30". L'Organizzazione Internazionale per il Lavoro ha fatto eco: "Lo stimolo economico senza precedenti annunciato dai governi avrà bisogno di tempo per avere effetto… La crisi pone perciò una serie di sfide… Andare verso una crescita socialmente sostenibile e un lavoro dignitoso per tutti sta diventando sempre più difficile". La crisi in genere porta deflazione e il proletariato ne soffrirebbe gli effetti meno delle altre classi se non fosse per la perdita dei posti di lavoro. Essendo i proletari senza riserve, risultano dunque i più colpiti. Mentre è stata iniettata liquidità in maniera inusitata nel sistema, specie nel settore bancario (e vedremo i profitti delle banche salire vertiginosamente), in proporzione quasi niente è stato fatto, né si poteva fare, per l'industria che era già in sovrapproduzione. Perciò l'OIL prevede 51 milioni di disoccupati in più nel mondo "se i provvedimenti non avranno effetti nel 2009 e la crisi si protrarrà nel 2010". Siamo a luglio e sappiamo che i provvedimenti non hanno avuto effetto.

Rivista n. 25