Ho conosciuto n+1
Sono un vostro appassionato lettore fin dai primi numeri della rivista. Da 27 anni lavoro in fabbrica come turnista in una produzione a ciclo continuo. Ho militato con alcuni gruppi che facevano riferimento al marxismo-leninismo. Nel tentativo di superare il soggettivismo e l'immediatismo per un po' di tempo ho partecipato a gruppi di studio che mi hanno dato un'infarinatura sul materialismo dialettico. In quegli anni non ho mai sentito parlare della Sinistra comunista e ignoravo totalmente la vostra storia. Nei primi anni '90, quando le spinte "rivoluzionarie" maturate nei decenni precedenti si affievolirono lasciando spazio alla disillusione, ho attraversato un periodo di alti e bassi. Quel modo di fare politica non mi interessava più, il marxismo sclerotizzato e la ripetizione a memoria degli stessi slogan (quello che voi definite luogo-comunismo) mi disgustava a tal punto da farmi allontanare dal movimento della sinistra extraparlamentare. In fabbrica ho sempre cercato di dare il mio contributo, sia come delegato sindacale, sia come semplice operaio. Tutto ciò, purtroppo, senza riferimenti politici e organizzativi organici.
Ho conosciuto n+1 casualmente e quando ho cominciato a leggere le vostre formidabili sintesi, ho capito che non erano la solita solfa. Ho impiegato un po' di tempo ad entrare in sintonia con i contenuti originali ed innovativi che esprimete, ma ora la lettura è più scorrevole e per me siete diventati un punto di riferimento molto importante. Senza le conoscenze che mi avete trasmesso questi ultimi anni per me sarebbero stati molto più vuoti e tristi. La forza delle vostre idee mi ha dato un grande entusiasmo e tutti quelli che mi conoscono ne sanno qualcosa. Purtroppo spesso mi accade che i più ottusi a recepire certi contenuti siano quei compagni che hanno interpretato il marxismo in senso ideologico e non scientifico. Tuttavia non mi demoralizzo e grazie ai vostri elaborati ottengo qualche piccolo ma importante risultato.
Infine, una piccola curiosità: mia figlia, che frequenta il quinto anno di liceo, si è classificata al primo posto ad un concorso per un saggio sull'ambiente vincendo 500 euro. Il saggio, che vi trasmetto in allegato, trae spunto dalle vostre analisi pubblicate negli ultimi numeri della rivista e soprattutto dal "Programma rivoluzionario immediato come manifesto politico" nelle parti che riguardano l'eliminazione del traffico inutile, l'urbanistica e la casa, il "lavoro del Sole", ecc. Spero che le vostre analisi siano ben riportate, considerando che il saggio è rivolto all'ambiente della scuola e quindi un po' mediato. Penso che anche questo sia un modo di trasmettere dei contenuti importanti ai giovani.
[La nostra risposta, che non riportiamo, conteneva un breve commento alla lettera e al saggio della ragazza. In corrispondenze successive abbiamo proposto un incontro a una delle quattro riunioni stagionali che ogni anno la redazione organizza aprendo ai lettori più stretti. Incontro che poi è avvenuto. N.d.r.]