Magazzini organici
Amazon ha introdotto nei suoi siti logistici più di 350mila robot. Macchine veloci e intelligenti stanno prendendosi i magazzini, anche a causa della pandemia che ha limitato per lunghi periodi il contatto tra gli uomini. La società di consulenza manageriale McKinsey prevede che il mercato dell'automazione dei magazzini crescerà a un tasso annuo di circa il 20%, per un valore complessivo di 50 miliardi di dollari entro il 2030.
Amazon Robotics (precedentemente Kiva Systems) produce sistemi di robotica mobile, e recentemente ha sviluppato nuove tipologie di robot che consentiranno all'azienda di imballare più merci in meno tempo nei suoi hub logistici. Dai suoi centri di ricerca e sviluppo è uscito Proteus, un mulettista a guida autonoma, e Sparrow, una macchina in grado di identificare e dividere i prodotti in diversi carrelli senza l'ausilio di personale.
L'azienda di Jeff Bezos utilizza automi mobili coordinati da un software di controllo che garantisce un sistema completo di gestione e organizzazione dei magazzini, permettendo di custodire, spostare e ordinare le merci in maniera facile e veloce: gli oggetti non sono conservati su scaffali statici, né vengono trasferiti per mezzo di nastri trasportatori; sono invece sistemati su piccoli scaffali mobili, trasportabili con facilità all'interno del sito.
Uno dei settori in via di robotizzazione è quello dell'imballaggio; tale innovazione potrebbe eliminare del tutto il bisogno di facchini e magazzinieri. Boston Dynamics, una società di punta di ingegneria e robotica, ha ideato un robot in grado di svuotare un camion carico di merce e sistemare i pacchi su un pallet. Il gigante della logistica DHL ha effettuato un primo ordine e ha annunciato che impiegherà questa nuova macchina nei suoi magazzini nei prossimi anni.
Ocado, un'azienda inglese specializzata nella vendita al dettaglio, ha sviluppato un avanguardistico sistema per gestire i propri magazzini denominato l'"alveare": si tratta di una gigantesca griglia metallica su cui scorrono piccoli robot che agganciano tramite pinze apposite la merce contenuta all'interno di casse di plastica per trasportarla velocemente nel luogo preposto all'imballaggio. Per eseguire un ordine di grandi dimensioni un magazziniere può impiegare anche un'ora, mentre questi automi collegati tra loro da una rete wireless, lo eseguono in pochi minuti. Il funzionamento della struttura è reso possibile da un modello input-output basato su un sistema di intelligenza artificiale che mette in collegamento in tempo reale gli automi con gli ordini on line che arrivano dai clienti. I magazzini di Ocado, come dice l'azienda, sono progettati come organismi viventi: hanno un sistema nervoso centrale (il software), un sistema cardiovascolare (i nastri trasportatori), e i globuli rossi (le casse).
Se è vero che si sta ridimensionando l'uso di uomini nei magazzini, è anche vero che questi assomigliano sempre più agli organismi viventi, ne copiano le caratteristiche.