Origine e funzione della forma partito (1961)
120 pagine
Dalle funzioni del Partito di domani discendono le sue caratteristiche di oggi. Essendo la prefigurazione della società comunista, esso non può accettare un meccanismo, un principio di vita e di organizzazione, che sia legato alla società borghese. La distruzione di questa società deve passare attraverso il rifiuto della democrazia, che prevede l'uguaglianza degli individui: il centralismo organico è il superamento dell'individualismo e l'uguaglianza giuridica non ha più senso. Nel partito è anticipato il cervello sociale della società di domani, in cui sarà estranea ogni valutazione basata su criteri mercantili, ogni carrierismo, ogni manifestazione di culto personale. Nel partito non si conoscono se non militanti comunisti, indipendentemente dall'origine di classe. Sul piano pratico, ciò si manifesta con il rifiuto dell'organizzazione sulla base del posto di lavoro. Il partito, come lo intendono i marxisti, deve essere la soluzione di tutti gli enigmi, e deve saperlo essere. Deve presentarsi come il rifugio del proletario, il luogo in cui la sua natura umana si afferma in modo ch'egli possa mobilitare tutte le sue energie nella lotta contro il nemico di classe. Il partito rivoluzionario è una forza impersonale al di sopra delle generazioni; rappresenta la specie umana, l'essere umano infine ritrovato, la coscienza della specie.
Indice del volume:
- Lavoro di partito (note sull'attività dei rivoluzionari in assenza di organizzazione formale sviluppata, 1983)
- Appunti per le tesi sulla questione di organizzazione (lavoro preparatorio alle tesi del 1965-66 in riaffermazione del centralismo organico, 1964)
- Origine e funzione della forma partito (una riproposta del tema partito storico-partito formale con il supporto di stralci da testi classici del marxismo (1961). Il testo ripreso nel 1964 a seguito degli "Appunti" per la definizione delle tesi di organizzazione del partito).