Nuovo satellite d'America (6)

Minuscolissimo, è stato lanciato il 17 marzo. Tenga il lettore presente il nostro specchietto del n. 4 e gli daremo i dati del Vanguard I, secondo quanto è stato pubblicato nei primi giorni. Tempo di rivoluzione maggiore di tutti: 134 minuti primi (l'Explorer I avrebbe raggiunti i 115). Altezza massima 4.105 km (il detto, 2.600). Il calcoletto permette di stabilire: semiasse maggiore km 8.778 (più dell' Explorer), distanza apogea 10.483 (massimo), distanza perigea 7.073 (minimo), minima altezza km 695: massimo dai calcoli, mentre è stata annunziata quella di km 647, che resterebbe da questa ultima verifica confermata. Semiasse minore 8.630 (la eccentricità dell'orbita è sempre forte). Velocità media 6,8 km per secondo, minima tra tutti; buon risultato. Velocità massima 8,4; ossia i soliti 30.000 km/ora, sempre alta. Velocità minima 5,7; minore di tutte.

Sarebbe il migliore lancio tra tutti quelli imbroccati finora, salvo la estrema piccolezza del corpo che nessuno riesce a vedere. Ma la ciarlatanata che si spaccia per scienza è chiara: dopo il lancio si è detto che era una prova dei tre stadi, e la messa in orbita sarebbe stata una vincita fuori programma, "un sottoprodotto dell'esperimento". Oggi i dati si dichiarano pari a quelli prima calcolati; ed è evidente l'enorme millanteria. Ripetiamo, noi che siamo come esperti del tutto sotto zero, che i dati si sanno a posteriori, e che uno solo è serio: il tempo di rivoluzione, dubbie assai restando le altezze, e tanto più quanto meno visibile è il corpo.

Come tempo di rivoluzione è stato l'optimum finora, è chiaro. Ma l'altezza massima rilevante non deve ingannare: quella che conta per la durata è la minima che sarebbe la maggiore dei casi precedenti, ma sempre limitata: un decimo del raggio della Terra - niente di troppo celeste.

Adesso si aspetta la notizia che tòmbolino Sputnik edExplorer 1, e può essere vero che questo piccolo grapefruit (pompelmo) si tenga su molto più a lungo.

Bella gara, che ricorda quella dei ragazzini a scuola, ognuno avendo per campione una mosca munita di appendice a imbutino di carta. Guai però se fosse vero quanto l'ingegnere-propagandista da affitto tedesco americano von Braun ha ventilato (altro che tutto previsto!) sull'apogeo a 50 km! La minima altezza scenderebbe a fior di terra. Fanfaroni!

Da "Il programma comunista" n. 6 del 1958

Note

[1] Il Vanguard aveva 16 cm di diametro ed era stato lanciato per affinare le tecniche di controllo degli stadi plurimi con un vettore completamente "civile". Troviamo conferma dei calcoli di Bordiga in una rivista dell'epoca: "I dati relativi al piccolo pompelmo detto Beta 1958, sono alquanto diversi da quelli previsti in sede teorica. Infatti il perigeo invece di collocarsi tra i 450 e i 500 km è salito a 620 km e la velocità a questo punto è risultata vicina ai 9.000 m/sec.; ciò ha portato l'innescarsi di un'orbita particolarmente elevata e allungata, con apogeo a circa 4.000 km di quota e velocità massima sull'orbita di poco superiore ai 32.000 km/h" ("Il Vanguard ce l'ha fatta", Oltre il Cielo del 16 marzo 1958).

La cosiddetta conquista dello spazio