Cronache della conquista ciarlatanesca degli spazi (17)
Abbiamo, in una serie di note, commentato le molte frottole dette a proposito delle strombazzate conquiste dei satelliti e razzi.
Subito dopo il lancio del primo satellite russo "entrato in orbita" giusta la frase fatta subito andata di moda, avvertimmo che il successo sarebbe stato quello di ottenere che il satellite girasse in un tempo più lungo attorno alla Terra, e fosse quindi meno veloce. Era importante che fosse elevata la minima altezza sulla superficie terrestre (al perigeo) perché da questa dipendeva la durata del viaggio del corpo che permettesse con una certa fantasia di non considerarlo come un semplice proiettile che la resistenza della atmosfera fa cadere più presto.
Ben presto queste nostre tesi subito enunciate, per modeste che fossero, ebbero generale conferma. Al peso del corpo negammo una grande importanza. Riassumiamo la cronaca della "gara" senza voler fare concorrenza a... Nicolò Carosio.
- 1. Sputnik I, russo. Del peso utile di Kg 84 lanciato il 4 ottobre 1957 cadeva dopo tre mesi. Altezza minima km 350; periodo 95 primi.
- 2. Sputnik II, russo. Del peso di 508 Kg lanciato il 3 novembre 1957 cadde dopo 5 mesi. Periodo 104 primi, altezza minima 354 km.
- 3. Explorer 1, americano. Del peso di Kg 14. Lanciato il 31 gennaio 1958, è in orbita e si assume vi resti oltre due anni. Periodo 113 primi, altezza minima da noi ritenuta dai dati diffusi 304 km, ma da altre fonti 350 e più (dovette essere annunciata una falsa altezza apogea).
- 4. Vanguard 1, americano. Peso appena Kg 1,5. Lanciato il 26 marzo 1958. Periodo massimo: 139 primi. Altezza perigea notevolissima: 695 km Ciò spiega la previsione che stia su 200 anni; ma riteniamo che nessuno sia in grado di vederlo più.
- 5. Explorer 3. Americano, del peso di 15 Kg Lanciato il 26 marzo 1958, è caduto dopo tre mesi. Altezza minima dubbia, che dovette essere inferiore ai 200 km.
- 6. Sputnik III. Russo, del peso di ben 1.324 Kg, lanciato il 26 luglio 1958. Periodo 106 primi, altezza minima calcolata da noi 381 km; secondo altre fonti 240. Dato che era prevista la durata di soli sei mesi, non dovrebbe più essere "in cielo".
- 7. Explorer 4. Americano. Del peso di Kg 17, lanciato il 19 dicembre 1958 col periodo di 107 primi e la minima altezza di 261 km, qualche fonte gli prevede 4 anni di "volo", ma non lo crediamo affatto.
- 8. Discoverer 1, del notevole peso di 350 Kg, lanciato il 19 dicembre '58 con la bassa altezza minima di 185 km, cadde un mese dopo.
- 9. Discoverer 2, del peso di ben 740 Kg e che si dice zeppo di strumenti (ma non si è recuperata una certa capsula che se ne doveva staccare) ha il periodo, sempre basso, di 94 primi, e si annunzia la minima altezza di 253 km. Non ne abbiamo rifatto il calcolo, dato che si ammette che cadrà presto.
Bilancio: non ci sarebbe oggi nessun satellite russo; e forse tre di quelli americani, che però sono tanto piccoli da non potere essere osservati otticamente e per via radar. Il solo che può assumere ad una eternità... teologica, è in verità un corpo celeste... che viaggia in stretto incognito!
Vi sono poi i razzi che sono stati lanciati verso la Luna. Quattro fallimenti americani hanno le date del 17 agosto; 10 ottobre; 8 novembre; 5 dicembre 1958. Il successo russo è del lancio 3 gennaio 1959, e quello americano del 3 marzo 1959. I russi affermano che il loro è passato a breve distanza dalla Luna, gli americani parlano di oltre 50.000 km. Il tempo dato dai primi fu di 34 ore, dai secondi di 41. Abbiamo mostrato che se questo fosse vero la velocità di fuga di circa 11.000 m per secondo avrebbe dovuto essere superata dagli americani di 2.000 m e dai russi di ben 3.370. Ne abbiamo dedotto che non è credibile che i primi abbiano seguito il loro razzo fino a 597.000 km dalla Terra, e i secondi fino a 550.000. I due corpi (a nostro avviso) non hanno evitato la ricaduta sulla Terra e la disintegrazione, e nessuno potrà mai verificare la gratuita asserzione che descrivano una orbita da pianeti del Sole.
A nostro avviso l'avvenire relegherà queste asserzioni nel campo della fantascienza del tempo presente, assai deteriore rispetto ai romanzi di scienza del saggio Ottocento.
Da "Il programma comunista" n. 8 del 1959
Note
[1] E' sicuro invece che non tutti i corpi ricaddero. Il compito più difficile non era sganciarli dalla gravità terrestre, ma sapere dove sarebbero andati a finire. I primi tentativi di mettere in orbita oggetti artificiali fu compiuto nel 1946 dagli Americani, che usarono i razzi V2 catturati in Germania. Meteore artificiali (così le chiamavano) furono "sparate" mediante cariche esplosive a circa 60 km di altezza, prima che il razzo esaurisse la sua velocità in modo da aggiungerla a quella dei proiettili. Nel 1957, mentre orbitava il primo satellite russo, gli Americani lanciaronouno sciame di queste "meteore" a 100 km di altezza con un razzo Aerobee ad una velocità molto superiore rispetto a quella del razzo tedesco. Tenendo conto che la velocità di "sparo" fu di 14.500 metri al secondo, tali oggetti andarono sicuramente in orbita solare, abbandonando la Terra per sempre, molto prima dei Lunik e dei Pioneer (l'utilità scientifica di sparare nello spazio inerti e irrilevabili biglie di metallo è tutta da chiarire).