Hanno "sparato" un americano (33)

Come dicemmo nella nostra nota sul lancio di Gagarin a nocca intorno alla Terra, gli USA hanno realizzato il loro lancio cercando di compensare il molto minore effetto spettacolare con diverso stile negli annunci e nelle informazioni al pubblico.

La traiettoria, l'altezza, la velocità, il peso della macchina sono state molto minori che nel caso russo. Le buone condizioni biologiche del viaggiatore, o collo che sia, sarebbero state pari. I festeggiamenti parimenti chiassosi. Pare che da entrambe le parti si faranno presto dei bis e si parla anche dagli americani di parecchi "membri dell'equipaggio" e parecchi giri pieni intorno alla Terra. Quello che non mostrerà nessuno dei due, per ora, è un giro a distanza multipla del raggio terrestre, da cui - sperimentalmente parlando - non risultano ancora tornati esseri vivi: e sarà bene provino con bestiole (innocenti perché se campano non sono ricompensate a soldi o a elogi sperticati).

Ma vi è tra i due casi russo ed americano una grave differenza qualitativa? Non ci sembra ancora. Che significa dire che il lancio di Shepard è stato balistico e non da "satellite", o peggio che per pochi minuti alla sommità lo stesso ha viaggiato in volo orbitale o kepleriano?

La superstizione della scienza fa sì che il rudimento di questa, ossia la buona terminologia, viene sconvolto dalla mania pubblicitaria e propagandistica, e l'ignoranza collettiva sale rapidamente, quanto la irresponsabilità criminosa degli "specialisti" nei vari settori.

Chiamiamo pure non orbitale il tratto di "volo" (per esattezza il volo è invece solo quello entro un mezzo, l'aria) che è compreso tra il lancio accelerato e la discesa frenata e decelerante. A questa stregua i russi hanno spiegato che Gagarin non ha volato una intera ellisse kepleriana intorno alla Terra, ma alquanto meno. Pare che la fase di discesa sia molto lunga, e solo a questo patto la vita è salva. Nulla da dire: i russi talvolta sono seri, e cominciano ad ammettere che sulla Luna e i pianeti prossimi si esplorerà con robot e non con uomini vivi.

Ma, ammesso che Shepard sia stato un semplice proietto, era il suo moto non kepleriano, e non della stessa categoria del moto della Luna intorno alla Terra e di questa attorno al Sole? No, affatto.

Anche una palla da cannone o da fucile, come un V2, segue un'orbita a legge kepleriana: solo che si tratta di un pezzo di ellisse che non sta tutto fuori della circonferenza del nostro globo, e vi ribatte il muso.

Diremo di più: la balistica esterna, che tratta del moto del proietto uscito dalla bocca da fuoco, anche tratta orbite kepleriane nelle grandi gittate. Se non lo fa nelle brevi gittate è perché sono più difficili a calcolare altri effetti secondari, in primis la resistenza dell'aria.

Torniamo ancora indietro. Al liceo spiegano la composizione dei movimenti secondo Galileo nel caso più semplice: traiettoria a parabola di un oggetto cui si è impressa una velocità iniziale che obbedisce alla legge della caduta dei gravi. La geniale composizione del moto uniforme con quello accelerato nell'ipotesi che non vi sia resistenza del mezzo conduce a facili conclusioni. La migliore inclinazione del lancio è 45 gradi, la gittata o distanza di tiro riesce quattro volte l'altezza del tiro. La massima curvatura è data dal raggio minimo pari alla metà della gittata. Bene; è facile provare che la palla da cannone o da fucile viaggia in uno stato di imponderabilità come Gagarin, come Shepard. Un calcoletto elementare mostra che al vertice della parabola, come in ogni altro punto, vi è equilibrio tra la forza centrifuga e la accelerazione di gravità; come nei satelliti e pianeti.

Esempio: proiettile sparato con circa mille metri al secondo all'uscita dalla bocca, alzo a 45 gradi. Gittata nel vuoto 100 chilometri, altezza massima 25 chilometri, raggio minimo di curvatura 10 chilometri, forza centrifuga al vertice della corsa uguale alla gravità.

Le formule che introducono la resistenza dell'aria, sebbene approssimate, scorciano terribilmente tutte queste lunghezze enormi teoriche. Ma il moto ha diritto a chiamarsi un caso di quello kepleriano: basta per avere una gravità costante dovunque immaginare che il corpo attraente sia di massa infinita e a distanza infinita.

Ancora un passo; anche un saltatore in alto, per pochi secondi, è in condizioni di imponderabilità come Shepard e Gagarin. Se arriva a due metri il suo scatto deve imprimergli la velocità dal basso in alto di circa sei metri al secondo, ossia meno di venti chilometri all'ora. Ma la corsa piana mostra che i muscoli dell'uomo gli possono imprimere 36 km all'ora, ossia 10 m al secondo; l'uomo imponderabile si potrebbe rompere la testa contro il tetto.

Una traiettoria di un segmento di due metri in su e due ricadendo in giù è una speciale (degenere) ellisse kepleriana anche lei.

Fino a che sarà mercantile l'umanità non vedrà nessuno battere il primo record serio: sapere poco, affermare poco (e anche più poco) usare il meno possibile di bugie da far credere al pubblico attonito.

Ecco la sola cosa difficile!

Da "Il programma comunista" n. 10 del 1961

Note

[1] La capsula si chiamava Mercury 3 e Alan Shepard percorse una traiettoria di 15 minuti. Mercury 1 fallì e Mercury 2 portò in quota uno scimpanzé di nome Ham.

[2] I programmi russi al di fuori delle orbite terrestri furono infine basati esclusivamente sulla robotizzazione. Come abbiamo già ricordato, alla NASA gli scienziati si sono divisi in due categorie: da una parte gli 'esploratori', che hanno sede a Huston e propugnano missioni con uomini; dall'altra i 'cibernauti', che hanno sede a Pasadena e sostengono la preminenza delle macchine automatiche.

[3] Un proiettile sparato con il suo contenuto nelle condizioni descritte sarebbe in realtà sempre un sistema inerziale. Del resto è detto chiaramente poco prima, dove si scrive: "al vertice della parabola, come in ogni altro punto".

La cosiddetta conquista dello spazio