La terza stagione di Echo (36)

Echo, il solo satellite artificiale visibile ad occhio nudo con una luminosità comparabile ad una stella fissa di prima grandezza, si vede per il terzo anno, come abbiamo segnalato per l'estate-autunno del 1960 e del 1961. Fu lanciato dagli americani nell'agosto 1960 con un dispositivo di plastica sottile contenuto in un piccolo involucro che, apertosi a grande altezza nel vuoto cosmico, per effetto di una certa quantità di polvere che si è gasificata, ha raggiunto la forma di una sfera a parete sottilissima del diametro di trenta metri che sta in orbita attorno alla Terra ad una distanza dalla superficie del nostro pianeta di circa 1500 chilometri (oltre un quinto del raggio terrestre). Il satellite ha un peso minimo ma data la grande superficie quando i raggi solari lo investono si vede benissimo dalle parti della Terra in cui è già notte. In questa stagione le condizioni sono favorevoli e dopo il tramonto si possono osservare vari passaggi.

Gli "esperti" quando il satellite fu lanciato gli previdero la vita di un mese al massimo perché le piccole particelle di rottame meteorico lo avrebbero presto perforato e fatto sgonfiare. La previsione non si è verificata affatto. Forse le piccole meteoriti di cui tanto si è parlato non esistono, o sono pochissime e rarissime.

Il corpo conserva il suo tempo di rivoluzione attorno alla Terra; un giro completo in circa due ore e sei minuti e mezzo. Per undici giri occorrono 23 ore e 10 minuti, e quindi la sera seguente ad una osservazione il passaggio avverrà in anticipo di cinquanta minuti.. Dopo due ore e 6 minuti vi sarà altro passaggio, che rispetto alla sera precedente sarà in ritardo di circa di circa 1 ora e 15 minuti. Prevediamo con una certa approssimazione i passaggi nei primi giorni di agosto 1962. 1° agosto verso le 21.5' - 2 agosto verso le 20.15' - 3 agosto verso le 21.30' - 4 agosto verso le 20,40'.

Chi voglia vedere Echo dovrà guardare verso Occidente un poco spostato a Nord. Il Satellite resta visibile un quarto d'ora, passa tra la stella Arturo e le prime stelle del timone dell'Orsa Maggiore, poi taglia il triangolo delle note stelle di prima grandezza Vega, Deneb e Altair, quindi scende verso Est o Sud-Est.

Echo non va confuso con Telstar. Echo agisce come un ripetitore passivo di onde radioelettriche, ossia rimanda la stessa energia che lo colpisce, e fu usato nel primo anno per alcune conversazioni telefoniche tra due punti degli Stati Uniti. Non poteva servire per trasmissioni televisive. L'odierno Telstar ha invece un complicatissimo dispositivo moltiplicatore e amplificatore e rimanda verso terra una energia milioni di volte maggiore di quella che gli perviene, da cui le strepitose trasmissioni tra continenti.

Telstar non ha che il diametro di 85 centimetri ed è invisibile ad occhio umano nudo. Ha bisogno lui pure quando è in funzione di collegamento di essere investito dai raggi del Sole, perché la sua energia attiva la trae da batterie solari, ma può essere localizzato nel cielo solo da telescopi ottici o da radiotelescopi. La sua apparecchiatura costata diecine di miliardi è di una complessità senza pari. Per tale motivo mentre Echo è vissuto molto più del previsto Telstar si potrebbe guastare da un momento all'altro e cessare di trasmettere. Sarà un gran male?

Lo spettacolo di Echo è suggestivo, semplice ed interessante, perché tutti possono capirne il meccanismo elementare.

Telstar che nessuno saprebbe decifrare serve per parlare a duecento milioni di uomini al tempo stesso. Noi crediamo alla ingenua legge che il numero delle persone con cui l'annunciatore comunica è proporzionale al volume delle balle che propina e riesce a far credere. Telstar è l'utensile ideale della democrazia e quindi della fessificazione universale. Ha già vomitato sul mondo banalità e frottole retoriche a milioni di tonnellate. È una nuova droga per il narcisismo coglione dell'animale uomo che crede alle sue "civiltà", e non si accorge che mai quanto oggi ha rinculato.

Se Telstar va in panna non piangeremo certo, e ci consoleremo facilmente contemplando Echo che cammina nella volta stellata e non ci racconta nulla. Gli "specialisti", con pochi milioni di dollari di nuovi stipendi, si metteranno a fabbricarne un altro. E gli annunciatori si prepareranno ad altri passi nell'arte di spacciare puttanate.

Da "Il programma comunista" n. 15 del 1962

Note

[1] Questa è l'unica realizzazione capitalistica spaziale che è riuscita a produrre quattrini in abbondanza. Se al primitivo Telstar, a bassa potenza (una dozzina di Watt), con pochi canali disponibili (un centinaio) e neppure geostazionario, viene riservato da Bordiga un tale trattamento, figuriamoci quale sarebbe stata la sua reazione di fronte ai moderni mostri della telecomunicazione.

La cosiddetta conquista dello spazio