Newsletter numero 155, 15 gennaio 2010
Antichi residui di comunità organiche
Nella necropoli di Giza, in Egitto, sono state trovate alcune sepolture dei costruttori di piramidi. Contrariamente a quanto credeva Erodoto e a quanto molti credono ancora adesso, le immense strutture furono costruite da uomini liberi e non da schiavi. La società borghese tende a proiettare le sue categorie classiste anche su epoche lontanissime, quindi le prove che i pretesi schiavi di allora fossero meglio sistemati e alimentati della maggior parte della popolazione mondiale ''di oggi'' sono dure da digerire. In realtà, come annotava Marx, essi vivevano in una delle società più vitali e self-sustaining che siano mai esistite, senza proprietà privata, senza denaro, senza Stato e non schiavista. E le copiose raffigurazioni di composta bellezza che essa ci ha lasciato riflettono una serenità sociale che oggi ci sogniamo.
2002: Un'antica
forma sociale comunistica già urbana
2003: Persistenze
di comunismo nel corso della storia umana
Cartolina dall'Iran
L'Iran sta diventando una polveriera sociale. In uno dei paesi con l'età media più bassa del mondo, la gioventù si ribella al clima oppressivo reso più insopportabile dal continuo peggioramento delle condizioni di vita. Incominciano anche le proteste dei proletari, come quelli dei cantieri navali, rimasti senza salario per mesi. Le proteste sono duramente represse con interventi brutali, segno che lo Stato si sente insicuro. La contraddizione fra il moderno capitalismo, petroliere e finanziario, e la sovrastruttura pre-feudale si fa esplosiva, specie di fronte al fatto che le nuove generazioni si sentono impotenti, schiacciate, senza futuro. Ed esprimono automaticamente contro il potere un'insofferenza totale.
1985: Quale
rivoluzione in Iran?
1995: Rompere
con il capitalismo
Il fumo e l'arrosto
Barack Obama fa il duro inviando truppe d'invasione in Afghanistan e ad Haiti, ma si mostra delicato e sensibile di fronte ai pescecani della Big pharma che gli affossano la miniriforma sulla sanità. Abbaia contro le banche vampire, ma queste sanno che non morde e macinano imperterrite immani profitti speculativi. Tuona contro le lobbies industriali e finanziarie, ma lascia che la Corte Suprema, controllata dai repubblicani, cancelli ogni limitazione al finanziamento dei partiti da parte di quelle stesse lobbies. In compenso nella sua veste di presidente dei liberals nomina con un "fondamentale" gesto politically correct la transessuale Amanda Simpson a Consigliere Capo del Dipartimento al Commercio. Le pubbliche relazioni sono salve, l'America è sempre la stessa e i demo-sinistri di tutto il mondo continuano a chiedersi perché diavolo siano sempre perdenti.
2008: Barack Obama e il governo del mondo
Legge della miseria crescente
In un mondo globalizzato i salari si confrontano al di là di ogni frontiera; ma i capitali nazionali sono comunque costretti a competere e quindi sfruttano il differenziale che spinge i proletari dei paesi emergenti verso i paesi maturi. Cresce la febbre xenofoba come a Rosarno, ma cova sotto la cenere ben altra devastante antitesi che non ha nulla di "rivendicativo": quella fra l'operaio e il Capitale. Non un'ingiustizia specifica, ma "l'ingiustizia tout-court". Il serbatoio di manodopera a basso prezzo si fa infinito. In Italia siamo all'8,3% di disoccupazione (il 26,5% quella giovanile), il 9,5% in Europa, il 10,5% negli Stati Uniti, il 30% nel mondo. E gli economisti chiedono a gran voce che si aumenti ancora la produttività, cioè che si produca di più con meno operai. Cioè che si aumenti ovunque a dismisura "l'ospizio di invalidità dell'esercito operaio attivo" (Marx).
2006: La legge della miseria crescente
Avrebbe ragione Brunetta se…
Il facondo ministro dice che l'articolo 1 della Costituzione, quello della repubblica fondata sul lavoro, non ha senso. Insorge la CGIL in difesa del sacro lavoro. Fanno coro echi sinistri. Il termine però, senza un aggettivo, vuol dire tutto e nulla. "Lavoro" è quello dello schiavo, del borghese, dell'operaio, del pio bove o della macchina. L'aggettivo che bisognerebbe aggiungere, se avessero senso le costituzioni, è: "salariato", in modo da specificare l'origine di tutto il valore prodotto in una società. Senza di esso l'articolo 1 è una presa per i fondelli corporativa e fascio-togliattiana.
1947: Abbasso la Repubblica borghese, abbasso la sua costituzione
Capitalismo e speranza
Dice Benedetto XVI: "I problemi non mancano, nella Chiesa e nel mondo, come pure nella vita quotidiana delle famiglie. Ma, grazie a Dio, la nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsioni economiche, pur importanti". Ce l'ha con gli astrologi e con il loro equivalente accademico, gli economisti. Anche il ministro Tremonti era stato critico nei confronti degli economisti-astrologi e non sappiamo se, come il Papa, confidi anch'egli nel divino. Sta di fatto che la dinamica reale si specchia nella legge della miseria crescente e non nei miracoli.
1963: Il "destino dell'uomo"
Proletariato-spezzatino
Notizie di un giorno qualunque dal fronte proletario: a Brembio (Lodi) il picchetto alla Fiege prosegue; a Venafro (Isernia) la Geomeccanica è occupata dagli operai; anche il Pastificio Chirico di Teverola (Caserta) è occupato dai lavoratori; a Milano i lavoratori della Omnia bloccano i manager dentro l'ufficio e interviene la Digos a liberarli; a Torino e altrove continua la lotta dei lavoratori Eutelia... Milioni di proletari in situazioni identiche lasciati a sé stessi divisi in piccoli gruppi dediti a innocue scalate dei tetti od occupazioni invisibili. Difficoltà enormi, al momento, a rompere con la natura corporativa dei sindacati e con il miraggio del lavoro-galera. Compaiono però embrionali segni di coordinamento.
2005: Per la saldatura di lotta e organizzazione fra precari e non
Segni di guerra
In posti come Rosarno c'è schiavitù, certo, ma per niente antica. La 'ndrangheta, come le altre mafie, è un'azienda multinazionale e il lavoro precario con il salario ridotto all'osso è la norma globale. Alcuni dei neri furibondi avevano dipinto sui volti segni antichi di guerra, rivendicando una "comunità umana" che non c'è più, ma la loro esplosione era quella del salariato moderno, per il quale si sta facendo sempre più indistinto il confine fra la rivendicazione sindacale e la ribellione all'intero sistema. No, non è un problema solo dei neri.
2006: Banlieue è il mondo (rivolta e riforma)
Il battilocchio precursore
Battilocchio a Napoli è un tipo che richiama l'attenzione rivelando nello stesso tempo la sua vuotaggine. Un tipo da talk show, da reality o, meglio ancora, da barnum politicantesco. Craxi eccelleva nello sfruttare il cretinismo parlamentare, ma è stato vittima del suo stesso gioco. I suoi eredi hanno esasperato la questione: bisogna esagerare, andare fino in fondo con media, mafie, spartizioni del malloppo. E quindi è giusto che celebrino il precursore dichiarando l'avvento del Tempo dell'Amore. Persino De Mita, storico avversario di Craxi, dice che "è giusto riabilitarlo, era parte di un sistema." Delizie da basso impero, un "sistema" decadente anche quello.
1953: Il battilocchio nella storia
Il pane quotidiano
In Italia ogni anno finiscono nella spazzatura un milione e mezzo di tonnellate di alimenti. Naturalmente le associazioni di volontariato gridano allo scandalo e annunciano di volersi mobilitare per distribuire cibo gratis ai poveri. Potranno magari salvarsi l'anima o la coscienza, ma certo non scalfiranno l'anarchia di un modo di produzione che non solo spreca cibo, ma sta uccidendo la vita nell'intero pianeta. La cui mineralizzazione, cioè la perdita complessiva di biomassa, si calcola in centinaia di miliardi di tonnellate all'anno.
1953: Mai la merce sfamerà l'uomo
Il nuovo fronte dell'Internazionale Capitalista
Haiti era già un territorio a sovranità limitata, dove il governo nazionale era praticamente sostituito dai soldati dell'ONU. Dopo il terremoto, con curioso tempismo, gli Stati Uniti hanno inviato un notevole contingente militare, subito accusati d'invasione militare da alcuni governi sudamericani. In effetti neppure dopo l'uragano che a casa loro aveva distrutto New Orleans erano stati così solerti e "generosi" nei soccorsi. C'è ovviamente una logica: occupati gli aeroporti e i centri nevralgici, ad Haiti dirigeranno di fatto tutto quel che si muove. La guerra umanitaria non è solo un ossimoro.
2004: Hay gente que te quiere y gente que te USA
Panic room
Israele innalzerà il quarto muro. Uno si snoda già intorno alla Cisgiordania, uno al confine del Libano e uno intorno alla striscia di Gaza. Il prossimo sorgerà al confine con l'Egitto. Il governo sionista dice che è per tener fuori i nemici; ma se guardiamo una mappa qualsiasi vediamo che in realtà gli ebrei si sono rinchiusi all'interno di un piccolo territorio circondato da un miliardo di islamici. Sempre in Medio Oriente, a Dubai, c'è stata l'inaugurazione del grattacielo più alto del mondo e alcuni video ne hanno mostrato la soluzione antincendio: siccome a 800 metri d'altezza non si può scappare da nessuna parte, in caso di pericolo ci si barrica dentro a un locale blindato, coibentato e ventilato. Pregando che arrivi aiuto dal cielo prima di finire arrosto.