Newsletter numero 225, 6 settembre 2017

Sandro Borello

Un maledetto infarto ha stroncato il compagno Sandro Borello a 54 anni. Era arrivato da noi giovanissimo e aveva incominciato subito a lavorare al materiale d'archivio che stavamo raccogliendo in vista della pubblicazione. In particolare aveva trascritto diverse riunioni di Bordiga registrate su vecchie bobine rovinate dal tempo. Giovane, disoccupato e poi precario, era il paradigma vivente di una generazione. Ciò gli aveva impedito una continuità nel lavoro politico, ma non aveva intaccato il suo legame con la corrente storica. Nonostante periodi difficili, non aveva smesso di essere "maestro di umorismo sarcastico" come avrebbe detto Schulz. Suonava da professionista la chitarra classica, che sfoderava nelle occasioni conviviali.

Al supermercato della paura

Nel mondo muoiono ogni anno 3,3 milioni di persone a causa dell'alcol, 3,2 milioni a causa del fumo, 2,2 milioni a causa di incidenti sul lavoro, 1,6 milioni a causa dei cibi troppo salati (ipertensione), 1,25 milioni a causa di incidenti stradali, un milione a causa di una vita senza senso (suicidi), 180.000 a causa del consumo di bibite zuccherate, 468.000 a causa della criminalità, 65.000 donne vittime di mariti e amanti. Il terrorismo, con circa 7.000 assassinati, è una causa "minore" stando alle statistiche, ma una causa "maggiore" stando alla risonanza entro la società. Forse lo spazio speciale dedicato a questa particolare modalità di uccisione è dovuto a ragioni politiche premeditate, più verosimilmente è una gran coda di paglia a generarlo in chi, dopo aver seminato terrore e morte per secoli, ora raccoglie terrore e morte.

2003: Teoria e prassi della nuova politiguerra americana

La guerra infinita

Il 21 agosto Donald Trump ha comunicato di aver cambiato idea sulla guerra in Afghanistan. Il ritiro del contingente americano, annunciato e poi bloccato da Obama, doveva proseguire parzialmente con la sostituzione, nei casi critici, dei soldati con truppe mercenarie di aziende come la Blackwater. Ma un rimpasto alla Casa Bianca ha suggerito soluzioni diverse, che comportano l'invio di 3.500-5.000 soldati oltre gli 8.400 che già ci sono. I mercenari non "lavorano" in zona di combattimento, ma solo nella logistica e nella sicurezza. In un anno il territorio controllato da Kabul è passato dal 72% al 57% nonostante 6.785 morti e 11.777 feriti dell'esercito afghano. Lo staff di Trump pensa di riprendere il controllo americano delle operazioni sul campo in modo da eliminare "quell'apparenza di invincibilità" assunta dal nemico. È evidente, osserva, che un'invasione con data di scadenza ravvicinata non avrebbe senso, dato che influenzerebbe il comportamento del nemico, portandolo a prendere tempo in attesa del ritiro, mentre un "impegno a tempo indeterminato dell'America" cambierà la prospettiva dei guerriglieri. A 16 anni dall'invasione, si ritorna alla teoria della guerra infinita.

2001: La guerra planetaria degli Stati Uniti d'America
2007: Afghanistan
2016: Donald Trump e la politica estera di un ex colosso imperialista

Vaccini

Premesso che secondo l'università di Toronto i morti per malasanità nel mondo sono 40 milioni, lo scontro reazionario sulle vaccinazioni in massa mette in ombra il vero problema, che dovrebbe essere appunto quello di preservare la salute, non solo quello di correre ai ripari per cercare di guarire le malattie. La recente ondata di "prese di posizione" sulla opportunità o meno di rendere obbligatoria la somministrazione in massa di 10 vaccini evidenzia schieramenti fondati sull'irrazionale: se si vuole "prevenzione", il vaccino ne è un mezzo; se si è per l'attivazione delle difese naturali dell'organismo il vaccino funziona proprio in questo modo; se si crede che il vaccino sia dannoso alla salute, si pensi al dato diffuso dai canadesi che riguarda l'intero orizzonte sanitario. D'altra parte si criticano antichi rimedi curativi perché non sperimentati secondo il metodo scientifico, ma viviamo in una società che rifiuta per principio l'indagine su tali rimedi. La conoscenza scientifica di una determinata epoca non è aggettivabile (schiavista, feudale, borghese, proletaria), è quella permessa dal modo di produzione vigente e solo quella c'è, come dimostra l'uso smodato del rimedio allopatico (se hai acidità di stomaco ti prescrivo un anti-acido che smorza i sintomi), per cui l'esatto contrario, come il metodo omeopatico, viene ormai utilizzato esattamente alla stessa maniera (se hai mal di schiena ti prescrivo una pomata all'arnica, con buona pace del rapporto unico medico-paziente). Pur essendo un prodotto della rivoluzione borghese, le leggi fisiche del moto o della termodinamica non sono aggettivabili: è significativo che nel campo della salute non si possa fare altrettanto.

2000: Le prerogative di Dio

Giga-sinergie

Il colosso della chimica e del farmaco Bayer ha proposto un'offerta di acquisto per il colosso delle sementi OGM e dell'agricoltura Monsanto. Se l'affare va in porto (l'esborso sarà di 66 miliardi di dollari) nascerà il più grande gruppo industriale integrato fra agrobusiness, chimica e big pharma. La commissione europea ha già inviato degli ispettori per l'eventuale procedura anti-monopolio. Nello stesso tempo, al contrario, fra Amazon e Walmart è esplosa la concorrenza: il più grande sistema di supermercati del mondo ha deciso di entrare alla grande nel settore della vendita via Internet, e in un anno ha spinto il fatturato del settore a un aumento del 60%. Per gestire questa crescita, Walmart ha siglato un accordo con una grande impresa specializzata in e-commerce e con Google. Quando scoppierà l'ennesima bolla ci diranno di nuovo: "Sono troppo grandi per fallire".

2000: Massimo di centralizzazione
2008: Capitalismo che nega sé stesso

Acqua a tinozze

L'uragano Harvey, arrivato sulla fascia costiera del Texas e della Louisiana, ha scaricato una enorme quantità di acqua, fino a 1.300 millimetri, tale da provocare inondazioni in entrambi gli stati prima che i fiumi facessero in tempo a straripare. Sono morte decine di persone, e molte sono disperse. I danni materiali sono stimati in più di 100 miliardi di dollari. Dall'altra parte del mondo, in India, Nepal, Malaysia, Bangladesh, temporali monsonici hanno raggiunto intensità da record, provocando migliaia di morti e milioni di senzatetto. In una zona dell'India sono caduti in un anno 11.000 millimetri di pioggia. Nel Tibet a causa della pioggia una frana ha ostruito il corso di un fiume e prodotto un lago lungo 38 chilometri che minaccia le popolazioni della valle fino in India. Sarà il cambiamento climatico, ma la crescente antropizzazione del pianeta non può che peggiorarne gli effetti.

1951-1953: Drammi gialli e sinistri della moderna decadenza sociale

Auto elettrica

L'industria di automobili elettriche Tesla ha annunciato che produrrà in Cina, a Shanghai, alcuni suoi modelli in modo da poter abbassare i prezzi. Nello stesso tempo Renault sta studiando accordi con partner cinesi per avviare un'operazione simile. Siccome altre industrie come General Motors, Volkswagen, Chrysler, ecc. stanno perfezionando alcuni progetti che vedranno la luce fra pochi anni, è prevedibile che tutti passeranno dalla Cina per via della concorrenza. Che cosa c'è di strano? Questo: i telefonini e i computer, tanto per fare un esempio, hanno poco valore incorporato, dato che vengono fabbricati a milioni su linee facilmente robotizzabili, sono sistemi leggeri. L'automobile, elettrica o no, pur essendo fabbricata in ambiente robotizzato, ha intorno, fin dalla produzione dei componenti, dentro e fuori della fabbrica, un sistema pesante. Fabbricare in outsourcing un'automobile non è come farlo con un telefonino.

2005: L'autonomizzarsi del Capitale e le sue conseguenze pratiche
2017: Assalto al Pianeta rosso

La rendita del camaleonte

L'hanno chiamato "Collettivo della Vecchia Quercia", ma non è per niente un collettivo. È nel Nord-ovest di Londra. È composto da 550 camere con bagno da 12 metri quadrati l'una, tutto il resto è in comune: biblioteca, ristorante, cinema, palestra, Wi-Fi, locale bricolage con deposito attrezzi. L'ambiente è lussuoso. L'affitto varia da 1.000 a 1.300 euro, molto poco per Londra. La struttura è presentata dalla rivista The Economist come un'occasione di guadagno nella sfera immobiliare. Infatti se a New York la rendita è aumentata del 29%, a Londra è aumentata del 34% in pochissimi anni. Sempre meno gente può permettersi un appartamento nelle grandi metropoli e la formula co-living avvicina l'affittuario al rentier. Si calcola che ci sia un mercato potenziale da 20 miliardi di dollari. Sufficienti per innescare una crisi nella crisi.

1953-1954: Mai la merce sfamerà l'uomo
2002: "Le case che salvarono il mondo"

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