Newsletter numero 176, 4 agosto 2011
Ricordiamo che per gli abbonati alla newsletter di "n+1" sono disponibili - a prezzo di costo - i primi tre volumi degli Scritti di Amadeo Bordiga (non pubblicati da noi).
Londra Brucia
Criminalizzazione estrema dell'esplosione sociale; coprifuoco di fatto; organico locale della polizia aumentato di 16.000 unità; minaccia di bloccare i social network; incitamento all'autodifesa delle classi abbienti; arresti di massa; processi 24 ore su 24. USA e NATO proclamino urgentemente lo stato d'emergenza e bombardino Westminster.
2006: La
banlieue è il mondo.
2006: Nous
les zonards voyous (It).
Primitivi?
A Göbekli Tepe, in Turchia, si sta scavando intorno a un insediamento megalitico risalente al 10.000 a.C., anteriore alla rivoluzione neolitica, quindi anteriore a ogni società strutturata come la si immaginava fino a oggi. Dodicimila anni fa, prima che esistesse l'agricoltura, gruppi di cacciatori-raccoglitori si unirono per costruire un luogo adatto ad attività collettive organizzate. L'analisi dei reperti ha dimostrato che quelle popolazioni, anche senza possibilità di produrre un surplus agricolo, avevano risorse tali da permettere la costruzione di centri monumentali in pietra scolpita. L'archeologo che dirige gli scavi ipotizza che questi centri fossero celebrazioni dello "stile di vita" dei loro costruttori: "Era una vita ricca e comoda, e offriva loro abbastanza tempo libero per dedicarsi alla scultura". Salta non solo l'immagine persistente di una società primordiale dedita animalescamente alla sopravvivenza, ma anche quella del comunismo "primitivo", che noi preferiamo da un pezzo chiamare "originario".
2000: Tempo
di lavoro, tempo di vita
2010: La
prima grande rivoluzione
Il vecchietto dove lo metto?
Nel film hollywoodiano "2022 i sopravvissuti", gli anziani venivano riciclati come proteine per biscotti. Nella realtà di oggi servono sia come ammortizzatori sociali per una generazione di precari e disoccupati, sia come grandi consumatori compulsivi di prodotti e servizi medicali. Trentamila anni fa, invece, furono protagonisti di una rivoluzione. L'antropologa Rachel Caspari ha mostrato che la funzione degli anziani fu un formidabile fattore di sviluppo della forza produttiva sociale. L'allungamento dell'età media aveva permesso per la prima volta la coesistenza di tre generazioni e, dunque, la trasmissione diretta di conoscenze dalla più anziana alla più giovane. Una divisione tecnica del lavoro che si aggiunse a quella maschio-femmina. Ne guadagnò il cervello sociale dell'epoca mentre quello bio-tecnologico contemporaneo, in teoria ben più potente, si spappola nell'individualismo più becero.
2000: Il cervello sociale
Serie misure contro la crisi!
Entro il 2 agosto l'esecutivo USA ha dovuto scendere a patti con l'opposizione per innalzare il livello della spesa federale, il cui tetto è stabilito per legge. In cambio sono stati concessi per i prossimi anni tagli in stile ferocemente classista, tanto da indignare larghi strati del partito di Obama. Come hanno sottolineato gli economisti meno venduti, il patto tecnico non ha ingannato i possessori di capitali, e i loro cani da guardia hanno subito abbassato i voti sulla pagella americana. Milioni di cittadini hanno intasato le reti telematiche con una valanga di proteste, chiedendo misure serie contro la crisi. Come chiedere sapone per far scorrere meglio la corda che ti impicca.
2008: Non
è una crisi congiunturale
2008: Barack
Obama e il governo del mondo
Keynesismo decotto
L'andamento macroeconomico degli Stati Uniti produce fibrillazione borsistica. Nel frattempo capitali globalizzati si spostano combinando sconquassi. Il New York Times calcola che, nel caso la situazione italiana volgesse alla greca, ci vorrebbero 1.500 miliardi di euro per intervenire in sostegno. Ma nelle casse del fondo europeo di salvataggio ce ne sono solo 300. Bisognerebbe applicare ovunque, all'ennesima potenza, il classico schema fascio-keynesiano produzione-consumo-risparmio-investimento, ma esso non può più funzionare. Invece di produrre un effetto amplificatore sul risparmio-investimento ha prodotto un impoverimento della popolazione e un indebitamento globale mai visto nella storia dell'umanità. Invece del welfare ha prodotto miseria. Invece di far leva sulla "propensione marginale al consumo" dei proletari li ha privati del consumo essenziale. E l'apparente ricorso al liberismo sfrenato è solo un rattoppo peggio dello strappo.
2006: La legge della miseria crescente
Rassicurazioni
Parlando a Hong Kong il segretario di stato USA, Hillary Clinton, ha cercato di rassicurare il governo cinese sul debito americano. Da parte sua il governo cinese ha auspicato che gli USA capiscano una buona volta di essere una potenza al tramonto e la smettano di fare i gradassi. L'economia americana e quella cinese sono complementari. Il che, detto con linguaggio marxista, suona così: i proletari cinesi sono supersfruttati e permettono un surplus che la borghesia cinese adopera per comprare quote del debito americano; i proletari americani sono supersfruttati e permettono un surplus che la borghesia americana adopera per pagare gli interessi sul debito.
2009: Accumulazione e serie storica
In ritardo di due secoli
L'accordo del 28 giugno tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria ha provocato solo educate rimostranze verbali. La sinistra sindacale con i suoi "Comitati per il NO e per la Democrazia" pretenderebbe di dar voce ai lavoratori estromessi dalla "partecipazione" alla definizione dei contenuti contrattuali. A parte il fatto che questi sinistri si ricordano della "partecipazione" solo quando fa loro comodo e per il resto sono classici stalinisti, la brodaglia che offrono in pasto a chi li segue ncora, è, semplicemente, quella della borghesia di due secoli fa: Diritti, Uguaglianza, Democrazia. Non viene loro neppure in mente di organizzare una lotta contro la borghesia di oggi.
1997: Diritto al lavoro o libertà dal lavoro salariato?
Fronte patriottico
Allarme rosso da capitalisti e sindacalisti. In un documento comune scrivono che "serve discontinuità per recuperare la fiducia internazionale". Se sono tutti uniti contro la crisi, "discontinuità" vuol dire che assisteremo a manovre per un governo di unità nazionale. Dato che in ultima istanza qualunque esecutivo dovrà agire sulla forza-lavoro e sulla possibilità di cavarne maggiore profitto, sarà curioso vedere come farà l'eventuale governo patriottico: più flessibile, mobile, sottopagata e supersfruttata di così la forza-lavoro si trasforma in schiavitù classica. Il profitto è plusvalore, cioè plus-lavoro, cioè un plus rispetto a lavoro effettuato e pagato, non può essere plus-niente.
1947: La classe dominante italiana e il suo stato nazionale
Crisi e Fame
Fra i popoli "primitivi" non si moriva di fame se non per disastri allora naturali, carestie, inondazioni, cavallette, ecc. Oggi si muore di fame secondo una formula inesorabile: il capitale fluisce verso alcuni paesi, si rafforza drenando materie prime e valore locale, poi se ne va da dove era venuto o in paesi che offrono possibilità di valorizzazione, lasciando dietro di sé spogliazione e miseria. La fame odierna si potrebbe evitare spostando cibo dalle riserve dei vari paesi. Senza gli sprechi, la produzione agricola attuale potrebbe alimentare 12 miliardi di persone, ma da mesi in Somalia, Kenya, Etiopia, paesi colpiti dalla carestia, si muore. Il cibo arriva, ma col contagocce, e non esiste una forza, locale o internazionale, in grado di gestire un sistema di distribuzione. Manca l'acqua, muore il bestiame, si azzera la catena alimentare e non c'è più riserva sociale.
1953: Mai
la merce sfamerà l'uomo
2001: L'uomo
e il lavoro del Sole
La guerra si espande sulla Rete
Il Pentagono ha già da tempo intrapreso la guerra sulla Rete. Nel corso delle rivolte che stanno scuotendo vari paesi, i social network hanno garantito strumenti organizzativi all'interno e collegamenti all'estero, costringendo le autorità al blocco totale di Internet e della telefonia mobile. Ciò ha avuto effetti disastrosi sulle varie economie, dato che ormai la totalità della comunicazione inerente ai flussi produttivi (business to business) avviene via Internet. L'Agenzia americana per i Progetti di Ricerca Avanzata della Difesa (DARPA) ha ottenuto ulteriori fondi per 42 milioni di dollari al fine di elaborare una "nuova scienza dei social network". La cosa non stupisce. Semmai è da notare come la borghesia, abituata alla guerra sociale preventiva, in quella sulla Rete sia arrivata in ritardo.
2011: Le unghie della Talpa
Un mostro normale
Chi crede che il mondo sia mandato avanti da supereroi della politica, della scienza o dello spettacolo, deve ristabilire l'equilibrio creando nella propria testa i loro omologhi negativi. La Norvegia è stata per qualche giorno sulle prime pagine dei media proprio per l'emergere del Male dal modello socialdemocratico del Bene. Il nostrano leghista Borghezio ha rilevato a modo suo un certa logica quando ha detto che molte delle cose scritte dal Mostro sono condivisibili. I suoi sodali di partito hanno poco da scandalizzarsi, è vero: il Mostro è fatto di materia politica reale. Se un capo di stato lancia una crociata con centinaia di migliaia di morti contro l'Impero del Male (o del Terrorismo) cantando God Bless America va tutto bene; se un interprete individuale della Guerra Infinita va fuori di testa e spara nel mucchio islamo-comunista allora è un Feroce Assassino.
2005: Una vita senza senso
Il popolo e i fantastiliardi di dollari
Di fronte al PD che chiedeva le dimissioni del governo "perché lo vogliono i mercati", il neosegretario del PDL Angelino Alfano ha replicato: "Siamo sgomenti: ma da quando in qua sono i mercati a scegliere il governo o a stabilire che debbano andare a casa? Per noi i governi sono espressione della gente, del popolo che rappresentano". Che buffo: gli ex togliattiani s'inchinano ai capitalistici mercati mentre i super-liberisti si inchinano alla gramsciana "casalinga di Voghera", rappresentante del popolo. Il quale (con il voto?) sbaraglierà di sicuro la massa dei milioni di miliardi di dollari che vagano tra gli stati non curandosi affatto dei loro governi e della loro pretesa sovranità.
1997: Il feticcio dei mercati, ovvero il mercato dei feticci