Newsletter numero 233, 24 aprile 2019
Cittadinanza del reddito
Continuano a chiamare "reddito di cittadinanza" una misura d'emergenza a favore di un rilancio dei consumi nella speranza di risollevare il capitale dal vicolo cieco in cui s'è cacciato. C'è "solo" un problema: la crisi è dovuta a sovrapproduzione, il "vulcano della produzione" ha intasato la "palude del mercato" con troppe merci. Sembra una follia: vogliono produrre ancora più merci per uscirne. A pochi giorni dall'inizio delle concessioni, l'INPS comunica che al momento sono 483.000 ma diventeranno un milione. Altra follia: in teoria dovrebbero essere integrazioni al reddito in attesa che sia "creato" un milione di posti di lavoro. Nel momento in cui l'intero sistema capitalistico ha bisogno di liberarne molti di più! In realtà si è data cittadinanza perenne a un reddito qualsiasi.
2008: Non è una crisi congiunturale
2016: Distribuire soldi alla gente con gli elicotteri
Nostra Signora delle Fiamme
Il simbolo cristiano di Parigi, anzi dell'Europa e delle sue radici o qualche altra definizione da toni alti, è bruciato. La Repubblica è uscita con il titolo: Notre Dame non c'è più. Fa venire in mente Mark Twain, che considerava le notizie sulla sua morte un tantino esagerate. In Francia hanno raccolto un miliardo di euro in un giorno. Gli esperti dicono che ci vorranno 15 anni per ricostruire. Il presidente francese ne promette due. Indignazione per una perdita materiale che finisce sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo mentre le perdite umane sono dimenticate in fretta. Già, ma la cattedrale è un simbolo. Tredici milioni di turisti ogni anno forse contano qualcosa. La chiesa sarà riparata e tornerà come l'originale. Balle. L'originale non esiste più da secoli, tanti sono stati i rifacimenti. Saranno copiate le sculture. È bene o male? Domanda sbagliata: è così e basta. Si vive, si muore, si clona. Alla giornata, magari risparmiando qualche decina di euro sulla qualità e sicurezza di un pannello elettrico da cantiere.
1952: Politica e "costruzione"
Dieta proteica
Burger King lancia il suo Whopper di carne artificiale con una pubblicità realizzata con intelligenza artificiale. Memphis Meats, produce un macinato di carne artificiale "coltivando" un tessuto proteico che simula il muscolo di bovino. Due filoni di ricerca: la produzione di tessuto simil-carne da vegetali geneticamente modificati e la produzione di carne a partire da cellule staminali di bovino fatte crescere in ambiente nutritivo. In entrambi i casi la parola d'ordine è: "Salviamo il mondo dall'ecocidio", come da best seller di Jeremy Rifkin. E' vero: gli allevamenti intensivi e il consumo eccessivo di carne sono assolutamente irrazionali, ma basterebbe mangiare meno carne per risolvere il problema. In realtà il capitalismo è un modo di produzione insofferente verso qualunque cosa ricordi un ciclo nascita-morte. Un uomo ci mette nove mesi a nascere, un computer un'ora o pochi minuti, dipende da come è organizzato il ciclo di produzione.
2001: Controllo dei consumi, sviluppo dei bisogni umani
2013: L'uomo è ciò che mangia
Il paradosso della rendita
C'è tanto petrolio nel futuro del capitale. O così credono i capitalisti. Alcune aziende minerarie americane specializzate in petrolio di scisto, ottenuto da rocce o sabbie bituminose con metodi ad alta tecnologia, sono state acquistate dalle grandi compagnie petrolifere che sperano così di aumentare i profitti, dato che il prezzo medio del petrolio sembra destinato a crescere. Quando erano scesi i prezzi, hanno estratto petrolio anche se i costi superavano i ricavi. Adesso, con il prezzo del greggio aumentato, fanno profitti, si vendono bene sul mercato e producono, tanto che gli Stati Uniti stanno estraendo più petrolio dell'Arabia Saudita. Qualche fonte afferma che anche oggi il bilancio è negativo, nonostante il boom. Una spiegazione del paradosso potrebbe venire dall'unità di misura: il petrolio di scisto è in parte raffinato nel processo di estrazione e viene valutato in "tep", cioè in tonnellate equivalenti di petrolio, calcolate in base al maggiore contenuto energetico. Un'altra spiegazione potrebbe venire dal business finanziario scatenato intorno a queste industrie: guadagnano non tanto con il petrolio quanto con i derivati finanziari sulla sua estrazione.
2005: L'autonomizzarsi del Capitale e le sue conseguenze pratiche
2012: Numero speciale sull'energia
2014: La guerra del petrolio
Il connettivista
Nel 500.mo anniversario della morte di Leonardo s'è detto un po' di tutto sul suo versatile talento, sulla sua tecnica pittorica o sulla sua capacità di progettare macchine. Si è parlato molto meno della sua capacità di connettere conoscenze di vari campi fino a configurare una scienza unica. E questo non come risultato spontaneo di una ricerca empirica, ma coscientemente, intenzionalmente. L'uomo rinascimentale alla Michelangelo o alla Raffaello era il prodotto di un'epoca, si riferiva all'antichità classica e alla sua filosofia, era naturalmente completo. Lo studio di fenomeni distribuiti su varie aree di conoscenza era il passaggio necessario per il salto alla modellizzazione della realtà, compito che verrà portato al vertice da Galileo. La sperimentazione di Leonardo è quella che trova i nessi in una realtà riproducibile e catalogabile, quella di Galileo è astratta, matematica o geometrica. Il lavoro di sperimentazione attribuito a Galileo l'ha fatto in realtà Leonardo: botanica, anatomia, ingegneria, qualcuno ha individuato una quindicina di aree della conoscenza in un uomo solo. Solo? Gli sono attribuiti alcuni progetti di infrastrutture, ma quasi nessuno dei suoi progetti meccanici è stato realizzato, e la fatica della ricerca sperimentale si legge in quella scarsa ventina di "opere d'arte" giunte fino a noi, nella rovina di opere perdute a causa delle tecniche sperimentali usate. Un uomo solo non fa ricerca, usa quella consolidata altrui.
2004: Per una teoria rivoluzionaria della conoscenza
2013: Il movimento universale per l'unità della conoscenza
Mille chilometri di metrò
Venticinque anni fa, a Shanghai si costruì la prima linea metropolitana. Da allora se ne sono aggiunte 15 per complessivi 700 km. Adesso saranno aggiunte altre linee per un totale di mille chilometri. Un record mondiale. Perché la metro di Shanghai è una notizia? Il PIL cinese è aumentato del 6,4% nel 2018, il tasso di crescita più basso da dieci anni a questa parte. La struttura dell'economia cinese è più di altre sensibile alle variazioni del PIL e il governo teme l'innesco di una tendenza alla diminuzione dei tassi di crescita. E siccome la spesa pubblica è ancora uno degli espedienti più collaudati per la crescita economica, ecco che Shanghai, il maggiore dei distretti industriali, diventa un attrattore di capitali pubblici, modello per gli altri distretti. Ciò spaventa i capitalisti privati, che lamentano la strapotenza delle imprese statali. Perciò, a partire dal 2018, il governo ha varato una serie di misure per facilitare le piccole imprese, dal credito agevolato al taglio delle imposte, dalle commesse pubbliche alle infrastrutture, appunto. Negli ultimi cinque anni sono state costruite nuove linee ad alta velocità per 3.600 chilometri all'anno (ogni anno come il totale di quelle di Italia o Spagna). La rete interna ai distretti si collega alla rete fra distretti e il sistema ferroviario si collega al sistema aereo e a quello stradale. Ciò significa debito pubblico, aumento dei tassi, sommovimenti di borsa, perdita di controllo sul capitale. Il giovane paese imperialista sta invecchiando in fretta.
2009: Accumulazione e serie storica
2018: Imperialismo in salsa cinese
Ventitreesima settimana
Ventitrè è il numero dei sabati consecutivi in cui i gilet gialli hanno occupato le piazze di Francia. E in altri paesi, con motivazioni e modalità diverse, milioni di persone scendono in piazza come fossero sincronizzate. In Algeria contro il governo, nel Regno Unito per la brexit, in Sudan contro il governo, in 2000 città del mondo per il clima, ecc. Di fronte a un fenomeno come questo non si può parlare di semplice "disagio sociale" e nemmeno si può capire il suo significato leggendo cartelli e striscioni. Grandi fatti sociali non possono essere analizzati con procedimento microscopico ma individuando grandi spinte economiche e sociali integrabili in un tutto.
2006: La banlieue è il mondo
2006: Legge della miseria crescente
Gli apprendisti padreterni
Da quando la materia vivente si è formata, circa quattro miliardi di anni fa, il suo meccanismo di riproduzione non ha potuto far altro che copiare una sequenza esistente di molecole, il DNA. Tale sequenza, cioè un gene, poteva solo riprodurre sé stessa. La normalità consisteva nell'invarianza del meccanismo. L'eccezione consisteva nelle devianze dovute a eventi modificatori, errori di copiatura, incidenti che danneggiavano le molecole, ambienti ostili in grado di apportare mutamenti. L'eccezione ha dato vita a quei fenomeni osservati da Darwin e che grosso modo stanno a fondamento di tutte le teorie evoluzionistiche. Oggi tutto questo è cambiato. La chimica ha sintetizzato molecole che in natura non esistono, ed era inevitabile che prima o poi fossero manipolate molecole viventi. Un gene, quindi, non solo è oggi riproducibile ma è fabbricabile in laboratorio. L'ingegneria genetica non è ancora riuscita a produrre nuova materia vivente, ma ha fatto passi enormi nel campo della modifica di quella che c'è. Si tratta di un grosso guaio per la nostra specie e per tutto ciò che nella biosfera è vivente. Siccome il profitto è l'unico criterio per fare una ricerca in vista dei suoi risultati, qualsiasi cosa può rientrare nella sfera del possibile, purché sia o diventi merce. Lasciando tale potenza in mano a una classe ottusa, l'umanità sta rischiando molto.
2000: Le prerogative di Dio
2001: Il crogiuolo bio(tecno)logico